AMERICA/CILE - I religiosi e le religiose invitati ad un “discernimento responsabile e informato” sulla nuova Costituzione

venerdì, 29 luglio 2022 istituti religiosi   politica   situazione sociale  

Santiago (Agenzia Fides) – Un invito alle comunità, e in modo personale ad ogni consacrato e consacrata, a partecipare “in modo responsabile all'esercizio del discernimento che ci impegna nel processo che il nostro Paese sta vivendo”, è stato rivolto dal Presidente della Conferenza dei religiosi e delle religiose del Cile (Conferre), padre Mario Salas O. de M., in vista della consultazione del 4 settembre, quando i cileni saranno chiamati ad esprimersi sul testo della nuova Costituzione (vedi Fides 11/3/2022;14/3/2022; 8/4/2022; 25/7/2022).
"Viviamo in un tempo segnato da prospettive e riflessioni diverse, posizioni e dibattiti, e in questa linea, come membri della Chiesa, ancora di più assumendo la nostra vita consacrata in prospettiva profetica, diventa imperativo prendere parte a questo processo” scrive il Presidente della Conferre in una lettera ai religiosi, pervenuta a Fides. Dio ci invia il suo Spirito Santo – prosegue – “perché un sano discernimento secondo il cuore di un credente, è fatto non solo dalla realtà che mettiamo nelle mani di Dio, ma soprattutto dall'ascolto della volontà di Dio per la nostra realtà".
Due spazi di riflessione saranno tenuti in modo virtuale, via zoom, nei prossimi giorni: il primo il 2 agosto, dalle ore 10 alle 12, sul tema “Progetti educativi confessionali per il nuovo Cile?” è organizzato dalla Commissione Educazione della Conferre e dall’Area educazione della Conferenza Episcopale. Il secondo appuntamento, il 9 agosto dalle ore 19 alle 20,30, è organizzata dal Dipartimento Giustizia e Pace, sul tema “Nuove opportunità e debolezze costituzionali, in termini di discernimento”.
Il Presidente della Conferre sottolinea: “i tempi attuali in cui ci troviamo come paese, ci obbligano come vita religiosa a prendere sul serio questo processo” e richiama il messaggio dei Vescovi di pochi giorni fa su questo tema (vedi Fides 25/7/2022). Quindi rileva l’importanza di leggere e approfondire la proposta della nuova Costituzione, esprimendo preoccupazione per la polarizzazione della società: “Siamo di fronte a una scelta tra due opzioni che sono fortemente connotate l'una contro l'altra, il che rende complessa la decisione di ciascun cittadino. Da qui l'importanza di fare un buon discernimento informato e di non farsi prendere da posizioni radicali di entrambi i settori, che rendono impossibile il dialogo civico, che è alla base di una società democratica”.
La vita religiosa, presente sin dalle origini della nazione, insieme all'attività missionaria ed evangelizzatrice ha contribuito in molti altri ambiti alla vita e allo sviluppo del nostro popolo, scrive padre Salas. “Queste certezze storiche ci inducono ancora una volta a metterci al servizio del nostro Paese, contribuendo allo sviluppo del nostro popolo”, desiderando unire la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, come auspicano i nostri Vescovi.
Il Presidente della Conferre apprezza “lo sforzo di inserire nel testo costituzionale la proposta dei diritti sociali, dell'ambiente e del riconoscimento dei popoli indigeni” in quanto pongono al centro di tutto l'essere umano, la sua cura e promozione in mezzo alla società. Preoccupa invece l'approccio ad alcuni valori che riteniamo fondamentali, “che vanno oltre una specifica visione religiosa”, come ciò che il testo dice sul valore della vita umana, sul “diritto” all’aborto, come l'approccio sull’educazione, la libertà religiosa, l’identità di genere, tra gli altri. Padre Salas conclude invitando religiosi e religiose a svolgere un buon processo di discernimento, cosicché “l'opzione che ciascuno dovrà prendere, sia fatta in modo consapevole, cercando il meglio per il Cile”.
Secondo l’ultimo Annuario Statistico della Chiesa, in Cile vivono 190 religiosi non sacerdoti e 3.353 religiose.
(SL) (Agenzia Fides 29/7/2022)


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