AFRICA/NIGER - Sotto la croce di Kankani al confine tra il Niger e il Burkina Faso

giovedì, 14 luglio 2022

SMA

Niamey (Agenzia Fides) – “Era stato il padre Carlos Bazzara, sacerdote italo-argentino della Società per le Missioni Africane (SMA), ad averla posta sulla vetta della collina. Una croce al confine tra il Niger e il Burkina Faso che si vedeva da lontano. Sembrava ormai parte del paesaggio collinare della savana.” Lo scrive all’Agenzia Fides p. Mauro Armanino, (SMA) da Niamey, descrivendo il villaggio dove hanno rapito una ragazza ventunenne non lontano dalla croce posta da p. Carlos, a ricordo della missione di evangelizzazione condotta con altri cristiani tempo fa.” P. Bazzarra per tanti anni è stato in missione in Costa d’Avorio e poi Niger e attualmente a Bangui (vedi Agenzia Fides 3/8/2021).
“La famiglia della ragazza – prosegue Armanino - aveva già sofferto la perdita di un figlio a causa dell’esplosione di un fusto di benzina e aveva in seguito passato altre traversie legate alla sua confessione cristiana. I ‘Djihadisti’ sono arrivati e hanno apertamente minacciato la famiglia di morte nel caso non avessero concesso alla figlia di partire con loro. Arrivati, come di consueto, con le moto e le armi, hanno saputo ‘convincere’ la famiglia a cedergliela.”
Il missionario riferisce che il fatto è accaduto circa un mese ma, per la cultura del silenzio sostenuto dalla paura, la notizia ha potuto trapelare, con difficoltà, solo adesso. “Non solo le comunità cristiane sono bersaglio di questo orientamento interpretativo della religione islamica. La maggior parte dei fedeli musulmani, che hanno recentemente celebrato la festa della Tabaski nel ricordo del sacrificio di Abramo, sono costernati per quanto accade nel Sahel. In effetti il maggior numero di morti si registra in ambito musulmano.”
“Che il rapimento sia stato effettuato non lontano dalla croce disposta da p. Carlos come segno particolare di scandalo e di misericordia non è sorprendente – conclude p. Mauro. Il Crocifisso è stato lui stesso, a suo tempo, venduto e poi rapito tre giorni per una manciata di menzogne. Maimouna, il cui nome arabo significa ‘Contenta’ e ‘Sotto la protezione divina’, è stata portata via per diventare la nuova moglie di qualcuno. Era, come tanti come lei in questa zona, sotto la croce.”
(MA/AP) (Agenzia Fides 14/7/2022)


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