AMERICA/COLOMBIA - Dopo l’assassinio di tre indigeni Awá, il Vescovo di Tumaco chiede indagini e garanzie di protezione

mercoledì, 6 luglio 2022 indigeni   chiese locali  

Tumaco (Agenzia Fides) - "Esprimiamo la nostra tristezza e il nostro dolore per la morte di questi nostri fratelli, gli indigeni Awá, che sono stati vilmente assassinati da uomini armati nel loro territorio. Alla famiglia di questi fratelli esprimiamo la nostra vicinanza spirituale e la nostra preghiera perché il Signore trasformi questo dolore in pace e serenità". E’ il video messaggio di Monsignor Orlando Olave Villanova, Vescovo di Tumaco, nella regione del Nariño, dopo l'omicidio di tre membri della riserva Awá Inda Sabaleta, avvenuto domenica 3 luglio. Tra questi, secondo le notizie diffuse dall’ Organizzazione di unità indigena del popolo Awá (Unipa), c’era il Vice governatore della riserva Awá Inda Sabalet, Juan Orlando Moreano.
Da anni purtroppo la comunità indigena, indifesa e priva di qualsiasi protezione da parte del governo, è oggetto di attacchi e persecuzioni che non hanno risparmiato donne e bambini. Infatti gli Awá vivono nelle regioni montuose della foresta pluviale del sud-ovest della Colombia e del nord-ovest dell'Ecuador, e da decenni vengono presi di mira dai gruppi armati di narcotrafficanti perché la loro terra ancestrale è particolarmente fertile per i grandi raccolti di coca.
Nel suo messaggio, il Vescovo incoraggia i membri della comunità Awá, affinché continuino a lavorare per costruire pace e speranza: "Non lasciamoci trasportare dal dolore, dalla tristezza, dalla vendetta, ma al contrario continuiamo a costruire spazi di vita, di pace e di misericordia, quegli spazi che tutti voi avete in ciascuna delle vostre comunità".
Monsignor Olave Villanova si rivolge quindi ai gruppi armati che continuano a seminare paura e morte in questi territori, e li invita a cambiare i loro atteggiamenti di violenza, guerra e odio, in spazi di convivenza, vita, pace e speranza. Infine, ha chiesto alle autorità competenti di indagare sui fatti e chiarire questi omicidi, ribadendo che è necessario fornire garanzie di protezione alla popolazione.
La situazione delle popolazioni di origine africana, indigena e meticcia che vivono in Colombia, da tempo preoccupa i Pastori della Chiesa presente in questi territori. Più volte i Vescovi hanno alzato la loro voce sulle difficoltà drammatiche di queste persone, che vedono calpestati i loro diritti fondamentali, e hanno chiesto l’attenzione del governo e delle istituzioni (vedi Fides 24/06/2021;13/1/2020;18/6/2019).
(SL) (Agenzia Fides 06/07/2022)


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