EUROPA/UCRAINA - Una nuova "Carovana della pace" per mostrare il volto concreto della solidarietà

martedì, 21 giugno 2022 guerre   pace   riconciliazione  

Odessa (Agenzia Fides) - Partirà sabato 24 giugno dall’Italia una nuova Carovana della pace per Odessa, proseguimento ideale della prima carovana che si tenne in Ucraina lo scorso aprile, quando un convoglio di oltre 60 mezzi raggiunse la città occidentali di Leopoli. Si tratta, rimarcano gli organizzatori, di una scelta di testimonianza e vicinanza: “Vogliamo essere lì, con la gente dell’Ucraina, per far sentire che ci siamo e che la nostra solidarietà si materializza con un nuovo viaggio nei luoghi della guerra”, ha spiegato all’Agenzia Fides don Tonio dell’Olio di “Pro Civitate Christiana”. Nell’incontro preparatorio che alcuni giorni fa ha fatto il punto, logistico e relativo ai contenuti, della nuova iniziativa della società civile, si è rimarcato che la carovana come la precedente, collega e coinvolge diverse realtà associativa italiane, cattoliche e non. la Carovana è nata dalla visione della "Associazione Papa Giovanni XXIII" e il suo presidente, Gianpiero Cofano, non nasconde le difficoltà di un viaggio la cui preparazione non è stata facile. A Odessa vi sono già due volontari della Papa Giovanni XXIII che – in un collegamento virtuale - hanno spiegato in dettaglio la situazione, i rischi e le difficoltà prima che la sirena dell’ennesimo allarme li costringesse a rifugiarsi ai piani bassi dell’edifico dove abitano. All’incontro hanno partecipato tutte le persone – volontari, giornalisti, operatori – che formeranno la carovana sul cui itinerario e sulla cui consistenza si mantiene riserbo per motivi di sicurezza.
Nella rete che coinvolge una rete di oltre 175 enti italiani ed anche alcune realtà ucraine, accanto a decine di sigle del mondo cattolico (Focsiv, Pax Christi, Beati costruttori di pace, Nuovi Orizzonti, Focolari e molte altre) ve ne sono altrettante del panorama del volontariato e dell’associazionismo laico: dall’Arci alla Cgil, da Mediterranea a “Un ponte per” il cui referente, Alfio Nicotra, ha illustrato le attività che si stanno svolgendo in Italia per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della pace. Temi e attività legate alla costruzione delle pace sono state sottolineate anche dal “Movimento non violento”, che aderisce all’iniziativa.
Le carovane saranno due: la prima punterà su Odessa, e si terrà dal 24 al 27 giugno; la successiva (14-18 luglio) deva ancora definire le sue mete. L’idea di fondo è quella di creare degli “sportelli" di stabile presenza solidale in tre città ucraine, Leopoli, Odessa e Kiev. Lo scopo è umanitario, cioè rifornire di medicine e cibo la popolazione e trasferire in Italia chi ne ha bisogno) ma non solo: il forte messaggio culturale e politico è il rifiuto delle guerra e il lavoro di tutti, con un contributo il più possibile diffuso nella società, per costruire la pace.
Il movimento “dal basso” intende mostrare concretamente il volto della solidarietà: nell’iniziativa dell’aprile scorso, con destinazione Leopoli, la Carovana per la pace ha trasportato 32 tonnellate di aiuti umanitari per la popolazione civile ucraina, ha incontrato le associazioni e istituzioni locali; ha svolto una marcia per la Pace per le strade di Leopoli; ha condotto in Italia 300 profughi, tra i quali donne, bambini, anziani e disabili curandone la accoglienza.
La Carovana è l’espressione del variegato mondo del movimento per la pace italiano che si è riconosciuto nella sigla “StoptheWarNow”, che è anche un sito web (https://www.stopthewarnow.eu/) dove ci si può documentare, seguire le mosse delle carovane e aderire.
StptheWarNow nasce in Italia ma con una vocazione europea. Le carovane vorrebbero essere infatti un segnale anche per altri Paesi dell’Europa dove già esiste un’opera di sensibilizzazione e costruzione della pace attraverso il dialogo e non attraverso le armi.
(EG-PA) (Agenzia Fides 21/6/2022)


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