ASIA/RUSSIA - Pasqua in Siberia: una comunità che vive l’Eucarestia e prega per la pace

mercoledì, 20 aprile 2022 pasqua   preghiera   pace   eucarestia  

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Novosibirsk (Agenzia Fides) – Una Pasqua vissuta nell’intensità della preghiera e con la “speranza certa” della Resurrezione: così la comunità dei fedeli della diocesi della Trasfigurazione a Novosibirsk, nella regione russa della Siberia ha vissuto i giorni della Settimana santa e continua a vivere il tempo pasquale. L’Eucarestia, raccontano è stata “fonte e culmine” delle celebrazioni, dato che nella messa del Giovedì santo 17 giovani battezzati, dopo un adeguato tempo di preparazione, hanno ricevuto il sacramento della Pima Comunione, nutrendosi per la prima volta del Cristo presente nel pane consacrato.
Racconta a Fides padre Corrado Trabucchi, OFM, missionario a Novosibirsk: “La celebrazione della Settimana Santa qui in Russia è iniziata nel segno dei virgulti del salice, che rappresentano le palme. Così abbiamo celebrato i giorni sacri che ci portano a riconoscere Gesù come nostro re. Nella Settimana Santa e nella Pasqua si è alzata a Dio una accorata preghiera di pace, nonostante tutte le difficoltà di questi tempi. In questi giorni pasquali, in particolare, vorrei che tutti noi pensassimo alla nostra origine, alla nostra fede e al nostro fine: non dobbiamo dimenticare che Gesù ci unisce e vuole che rimaniamo uniti per affrontare il futuro e accogliere la sua Risurrezione, la vita dopo la morte. In Russia ci scambiamo gli auguri di Pasqua dicendo ‘Cristo è risorto, è veramente risorto’ e ci si abbraccia tre volte. In questo abbraccio, segno di condivisione della risurrezione e di profonda pacificazione, mettiamo tutta l’umanità, con l’augurio di una buona Pasqua dalla Siberia”.
Come raccontato dal frate, la presenza francescana in questa zona rientra nell’ambito del ‘Progetto Russia’ voluto all’inizio degli anni Novanta da Giovanni Paolo II: “Qui in Novosibirsk abbiamo una parrocchia molto piccola e gestiamo la Scuola Cattolica Francescana ‘Natale del Signore’. Siamo arrivati 27 anni fa, quando il nostro ordine ha deciso di aderire alla chiamata di Papa Wojtyla. Lavoriamo su diversi piani: in primis abbiamo la cura pastorale dei cattolici di rito latino, che arrivarono in quest’area nel corso delle deportazioni staliniane e vissero per decenni nell’ateismo imposto; siamo poi attivi nel dialogo ecumenico, visto che qui la maggioranza della popolazione è ortodossa. Inoltre negli ultimi tempi sono arrivati molti musulmani dai paesi dell’Asia centrale e dunque c’è anche il piano del dialogo interreligioso. Accanto a questo presentiamo, con la nostra vita, il carisma del Poverello di Assisi e l ’Ordine francescano. Al momento non ci sono molte vocazioni, ma siamo certi che arriveranno”.
Oltre alla fraternità di Novosibirsk, la missione francescana in Russia conta altre due realtà: una a San Pietroburgo e l’altra nei pressi di Vladivostok. Le enormi distanze impongono ai missionari di ritrovarsi raramente in presenza e di riunirsi quasi sempre in videoconferenza.
(LF-PA) (Agenzia Fides 20/4/2022)

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