ASIA/SRI LANKA - Crisi economica e sociale: la società civile chiede l'intervento dell'ONU

lunedì, 4 aprile 2022 diritti umani   economia   società civile   onu  

Colombo (Agenzia Fides) - "In Sri Lanka si registra una situazione estremamente critica che, se non affrontata, potrebbe portare a un grave collasso dello Stato e anche allo sviluppo dell'anarchia all'interno della società in generale": è quanto afferma, in una nota inviata all'Onu, l'Asian Human Rights Commission(AHRC), organizzazione con sede a Hong Kong che da 40 anni monitora e promuove il rispetto dei diritti umani nel continente asiatico.
Rileva la nota dell'AHRC pervenuta a Fides: "Lo Sri Lanka si trova ora ad affrontare il pagamento della crisi legata al debito che potrebbe essere la peggiore che abbia mai sperimentato in tutta la sua storia. Molti economisti, banchieri e persone coinvolte in imprese, nonché organizzazioni sociali come sindacati e altre organizzazioni della società civile, hanno espresso i loro più profondi timori per l'evoluzione della situazione nel paese".
"A Colombo, così come in tutte le altre aree del Paese - prosegue il testo - si svolgono massicce manifestazioni che chiedono una rapida soluzione a questioni urgenti come il problema dei prezzi sempre crescenti dei beni di prima necessità , e la riduzione della disponibilità di forniture di energia elettrica, gas e altri elemento essenziali".
Intanto, si rileva, gli esami scolastici dei bambini delle scuole sono stati recentemente annullati a causa della mancanza di materiale didattico. "Secondo le previsioni, questa crisi continuerà a meno che non ci sia qualche intervento credibile per ottenere il sostegno della comunità internazionale, compreso il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e altre agenzie, per la riprogrammazione del pagamento dei debiti e al allo stesso tempo, si elabori un ampio piano per riportare la stabilità al Paese".
Secondo l'AHRC, "l'attuale crisi è il risultato di un considerevole periodo di abbandono dei principi di buon governo: l'intera burocrazia statale registra una crisi senza precedenti a causa della centralizzazione del potere nel sistema presidenziale. La deregolamentazione diretta di quasi ogni area della vita ha colpito, tra l'altro, anche l'amministrazione della giustizia, le istituzioni di polizia, le istituzioni del pubblico ministero nonché la magistratura". In una crisi di tale portata ci si chiede: qual è la via d'uscita da questa terribile trappola del debito?
La Commissione nota "il completo crollo della fiducia delle persone nel sistema politico nel suo insieme. E questo non è solo il prodotto di un singolo atto, ma è il risultato di un processo che si è sviluppato in un lungo arco di tempo. Questa perdita di credibilità nell'establishment politico nel suo insieme ha creato sfiducia tra l'establishment politico e il popolo nel suo insieme".
In tal cornice si chiede l'intervento delle Nazioni Unite "in un ruolo di mediazione per aiutare lo Sri Lanka a sviluppare piani a breve e lungo termine per il recupero della stabilità del paese e anche per evitare che il Paese cada in una situazione di anarchia".
"Dal punto di vista geopolitico - conclude la nota - l'instabilità in Sri Lanka è motivo di preoccupazione anche nella politica internazionale, il che fornisce ulteriori ragioni per giustificare un ruolo proattivo che potrebbe essere svolto dall'ONU in queste circostanze".
(PA) (Agenzia Fides 4/4/2022)


Condividi: