EUROPA/ITALIA - L’impegno dei Francescani: “Sosteniamo i profughi dall’Ucraina, perchè nessuno resti solo"

sabato, 12 marzo 2022 rifugiati   guerre   francescani  

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Bordighera (Agenzia Fides) - “Sono molto preoccupato per la mia terra, ma adesso dobbiamo solo unire le forze per dare il nostro massimo sostegno alla gente dell’Ucraina”. A dirlo in un’intervista all’Agenzia Fides è il frate minore p. Faustino Kushnir OFM, di origini ucraine, del convento di Terrasanta di Bordighera, in provincia di Imperia, impegnato in questi giorni nell’accoglienza di famiglie in fuga dalla guerra. "Nel convento - racconta fra Faustino - sono già arrivate 4 mamme con 6 bambini dai 7 a i 10 anni e un ragazzo di 16, tutti provenienti da Odessa: i primi giorni – riferisce– si sono nascosti nei sotterranei della città, ma la situazione stava diventando sempre più pericolosa, così hanno deciso di scappare. In 27 ore hanno percorso 80 chilometri e sono arrivati al confine con la Moldavia, da dove hanno poi raggiunto Bordighera”.
A rendere possibile questo intervento è l’impegno dei Frati minori che operano all’Antoniano di Bologna, che hanno esteso all’Ucraina la rete solidale di “Operazione Pane”, con interventi nel Paese, ai confini e in Italia, dove stanno arrivando migliaia di profughi dall’Ucraina. “Ci stiamo preparando ad affrontare questa emergenza - sottolinea fra Giampaolo Cavalli, direttore dell’Antoniano - per dare il nostro sostegno e aiutare tutti coloro che hanno bisogno. Tutto deve essere pronto per accoglierli e dare loro un po’ di serenità dall’orrore della guerra”.
In Ucraina, “Operazione Pane” sostiene in particolare tre realtà francescane, a Konotop, a Odessa e a Kiev, che in questi giorni stanno assistendo le tantissime persone che cercano disperatamente un aiuto e un rifugio. Il convento di Madonna di Fatima di Konotop si trova a circa 90 chilometri dal confine con la Russia. “I frati - riporta p. Kushnir - hanno aperto fin da subito le porte della chiesa per accogliere civili, principalmente mamme e bambini, garantendo loro un posto dove dormire al sicuro e un pasto caldo. Molti anziani sono rimasti nelle loro case e i frati vanno da loro ogni giorno, portando cibo e assistenza. Trovare risorse per tutti - continua il religioso - comincia a diventare faticoso, iniziano a scarseggiare cibo, medicine e tutto il necessario per chi in questi giorni sta perdendo tutto. A Odessa i francescani, insieme con gli altri religiosi distribuiscono ogni giorno un pasto caldo a centinaia di persone. “Siamo in continuo contatto con i fratelli ucraini – riferisce fra Faustino - In questi giorni in Ucraina fa molto freddo e, oltre al cibo e al riparo, c’è tanta necessità di medicinali antinfluenzali. Dall’Italia stiamo cercando di aiutarli affinché nessuno venga lasciato solo”.
La situazione è difficile anche nei Paesi di confine come la Romania, dove a Brăila, le Suore Clarisse Francescane della Casa del Sorriso di Mariele “sono un punto di riferimento per mamme, bambini e anziani che riescono a fuggire”, dice a Fides fra Cavalli. Le suore offrono cibo ma anche sostegno psicologico, si occupano del coordinamento dei volontari e delle risorse materiali, “creando una rete di connessione con altre associazioni che possano intervenire per aiutare le donne e i bambini provati dalla guerra”, sottolinea il direttore di Antoniano.
Nei prossimi giorni i francescani aspettano l’arrivo di altre persone nella casa di accoglienza al Santuario di Montenero, vicino ad Imperia, così come a Bologna, dove l’Antoniano sta lavorando in rete con le istituzioni locali e le altre realtà del territorio per garantire accoglienza a tutti. “Centinaia di migliaia di persone sfollate stanno cercando riparo in un’altra nazione. Case distrutte, ospedali danneggiati. Chi è ancora nelle proprie case spesso è privo di acqua, elettricità. Queste persone sono parte di noi – conclude fra Giampaolo - non possono essere lasciate sole. Ora, più che mai, dobbiamo aiutarle”.
(ES-PA) (Agenzia Fides 11/3/2022)


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