FIDES "GIOVANI E MISSIONE" (Quarta Parte): ASIA - INDIA - Il Movimento “Jesus Youth International”

sabato, 20 agosto 2005

Un movimento missionario a servizio della Chiesa, che cerca di portare Gesù Cristo ai giovani, con modalità e strumenti propri dei giovani: è il “Jesus Youth International” (JYI), un movimento carismatico cattolico nato nello stato indiano del Kerala, che sta coinvolgendo un numero sempre maggiore di giovani negli incontri di preghiera e in ferventi iniziative di missione. Da circa due anni i giovani si sono preparati per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia nel 2005, coinvolgendo numerosi coetanei e sensibilizzando giovani cristiani e non cristiani.
“I giovani hanno nel profondo del loro cuore il desiderio di restare vicini a Gesù: con questa convinzione Jesus Youth International ne promuove la crescita umana e spirituale e li rende ben presto veri e propri agenti di evangelizzazione, perchè essi stessi diventino protagonisti nel portare l’annuncio di Gesù Cristo”, ha detto Manoj Sunnny, uno dei responsabili del movimento, realtà che ha il suo centro in India ma è oggi presente anche a Singapore, Emirati Arabi, Canada, Stati Uniti, Germania, e che conta nel complesso oltre 30mila giovani.
Il movimento è organizzato con la logica della rete, diviso in piccole cellule sparse per il mondo che si incontrano di tanto in tanto. Nato negli anni ‘70 in Kerala, il movimento si è subito caratterizzato come cristocentrico, rivolgendo una specifica attenzione missionaria ad adolescenti, giovani delle università, del territorio delle parrocchie, e soprattutto a quanti non conoscono Gesù Cristo. I cinque pilastri dello stile di vita del “Jesus Youth International” sono: la preghiera personale, la Parola di Dio, i Sacramenti, la sequela di Cristo e l’impegno per evangelizzazione, che è la pietra miliare del movimento.
Spiegano i responsabili: “La realtà del JYI si caratterizza con il marchio della missione. In ognuno dei nostri incontri, seminari, programmi di formazione esortiamo i giovani a dedicare la loro vita alla missione, al compito di portare l’amore di Dio a tutti gli uomini. Nel movimento sta infatti crescendo il numero dei giovani volontari missionari che scelgono di trascorrere un anno della loro vita totalmente nel servizio missionario. E’ un’esperienza davvero edificante, che lascia un traccia profonda nella vita dei giovani. Se sperimentano l’amore di Dio, questo diventa il dono più grande che si possa dare a chi si incontra sulla propria strada. Oltre alla presenza nelle parrocchie, le piccole comunità del JYI evangelizzano per le strade, nelle scuole, nelle università e nei luoghi dove i giovani si riuniscono. Portano il loro entusiasmo e il loro sorriso nell’annuncio del Vangelo”.
Proprio grazie a questo atteggiamento missionario, il movimento si è diffuso in Asia, in Europa e in America. Nell’assemblea del “Jesus Youth International” tenutasi a Roma nel 2003, il movimento ha chiesto il riconoscimento ufficiale della Santa Sede, attraverso il Pontificio Consiglio per i Laici. Dopo aver preso parte alla “GMG asiatica”, grande raduno dei giovani cattolici del continente tenutosi a Bangalore (India) nell’agosto 2003, una folta rappresentanza del JYI parteciperà alla Giornata Mondiale della Gioventù a Colonia, per un esperienza di comunione e condivisione con gli altri giovani del mondo.


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