ASIA/GIORDANIA - Capi delle Chiese esaltano il “messaggio alla nazione” di Re Abdallah II nel giorno del suo 60° compleanno

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Amman (Agenzia Fides) – Un coro unanime di ringraziamenti e di pieno, incondizionato consenso è stato espresso da Capi e rappresentanti delle Chiese e comunità ecclesiali di Giordania nei confronti del “Messaggio alla Nazione” diffuso da Re Abdallah Ibn al Hussein domenica 30 gennaio, in occasione del suo 60esimo compleanno. Nel pronunciamento, il Monarca hascemita, salito al trono nel 1999, all’età di 37 anni, ha inteso delineare “una visione globale e una solida tabella di marcia per i prossimi anni”, chiedendo l’adesione di tutti i sudditi al proprio disegno programmatico. I Capi delle diverse compagini ecclesiali presenti in Giordania, interpellati da media nazionali – a partire dal quotidiano ad Dustour – non hanno tardato a esprimere anche per via mediatica la propria riconoscenza e il proprio senso di lealtà nei confronti del Re Abdallah nel suo giorno natale, augurando al Monarca lunga vita.
Nel suo messaggio, volto soprattutto a delineare le linee guida per favorire lo sviluppo dell’economia giordana e lasciarsi alle spalle lo stato di crisi, Re Abdallah ha anche annunciato l’imminente istituzione di un “Seminario nazionale” formato da esperti e specialisti di diversi settori economico- finanziari, che saranno chiamati a elaborare un piano di riforme e rilancio economico in collaborazione con il governo.
Tutti i Capi e i rappresentanti delle diverse Chiese e comunità ecclesiali locali hanno manifestato sui media il loro pieno appoggio alle prospettive riformiste indicate dal Re. In particolare, Theophilos III, Patriarca greco ortodosso di Gerusalemme, ha richiamato le responsabilità dei cittadini cristiani di Giordania, chiamati a costruire e rinnovare il Paese insieme ai loro fratelli musulmani. “Seguendo la saggia guida hascemita”. Il Patriarca Theophilos ha anche ribadito che ai Monarchi hascemiti compete il titolo di “protettori” dei Luoghi Santi cristiani e musulmani di Gerusalemme. Il sacerdote Jamal Khader, Vicario patriarcale per la Giordania del Patriarcato latino di Gerusalemme, ha valorizzato soprattutto i contenuti del messaggio reale rivolti al futuro, e il proposito di continuare a favorire lo sviluppo di una Patria divenuta simbolo di condivisione e tolleranza nel Medio Oriente dilaniato da conflitti settari.
Anche l'arcivescovo Yasser Hanna Ayyash, Vicario patriarcale per Gerusalemme del Patriarcato cattolico greco-melkita, ha elogiato la visione globale” espressa nel messaggio di Re Abdallah, e la solerte indicazione di obiettivi chiari da perseguire senza esitazioni e improvvisazioni. Mentre il sacerdote Benjamin Shimon, responsabile della Chiesa sira ortodossa in Giordania, ha valorizzato soprattutto la scelta di elaborare piani di rilancio economico avvalendosi della collaborazione di un “Seminario” di specialisti dei diversi settori economico-finanziari.
Con le loro dichiarazioni pubbliche, Capi e rappresentanti delle Chiese e comunità ecclesiali presenti in Giordania hanno rinnovato la loro tradizionale dichiarazione di rispettosa lealtà nei confronti dell’autorità costituita. Un segnale eloquente, anche alla luce delle notizie in merito a una non del tutto chiarita congiura di palazzo contro Re Abdallah che all’inizio di aprile 2021 Avrebbe comportato l’arresto di una ventina di persone, e avrebbe visto anche il coinvolgimento di Hamzah bin Hussein, ex principe ereditario e fratellastro del re di Giordania.
(GV) (Agenzia Fides 1/2/2022)


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