AMERICA/PERU’ - L’Arcivescovo Cabrejos: “Rimediare con urgenza all’enorme danno ambientale causato”

sabato, 22 gennaio 2022 ambiente   ecologia  

Lima (Agenzia Fides) – “C'è grande preoccupazione e costernazione nella cittadinanza per il disastro avvenuto nel mare di Ventanilla, provocato dalla fuoriuscita di 6.000 barili di petrolio, le cui conseguenze non sono state ancora completamente calcolate, e interessano due Aree Protette, l'ecosistema del luogo, la vita di centinaia pescatori, gli abitanti della zona, ma anche gli uccelli e il
Plankton” lamenta Mons. Miguel Cabrejos Vidarte, Arcivescovo di Trujillo, Presidente della Conferenza Episcopale Peruvian e Presidente del Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM).
Nella sua dichiarazione, pervenuta a Fides, l’Arcivescovo ricorda che “Dio ha incaricato l'uomo di ‘coltivare’ e ‘prendersi cura’ della terra che aveva fatto con amore paterno. La nostra ricca biodiversità è un dono”. Quindi esorta: “Dobbiamo agire in fretta” e i protagonisti coinvolti “devono assumersi le proprie responsabilità e rimediare con urgenza all’enorme danno ambientale generato”.
Il Ministero degli Esteri peruviano lo ha definito il "peggiore disastro ecologico degli ultimi tempi". Secondo fonti ufficiali, la fuoriuscita avvenuta il 15 gennaio, ha interessato finora un'area di 1.739.950,9 m2 di territorio della fascia costiera, che comprende 17 spiagge, dalla raffineria spagnola Repsol di La Pampilla, dove si è verificata la fuoriuscita (Ventanilla, Callao, Lima) alla spiaggia di Peralvillo (Chancay, provincia di Huaral, Lima).
(SL) (Agenzia Fides 22/01/2022)


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