AMERICA - Aprire nuove strade missionarie nelle periferie geografiche ed esistenziali: messaggio dell’Assemblea ecclesiale dell’America latina e Caraibi

lunedì, 29 novembre 2021 conferenze episcopali   animazione missionaria   evangelizzazione  

Città del Messico (Agenzia Fides) - A conclusione della prima Assemblea ecclesiale dell'America Latina e dei Caraibi, tenutasi dal 21 al 28 novembre a Città del Messico e in collegamento on line (vedi Fides 09/11/2021;23/11/2021), è stato diffuso un messaggio al popolo di Dio intitolato “Siamo tutti discepoli missionari in uscita”.
“La voce dello Spirito è risuonata nel dialogo e nel discernimento, indicandoci diversi orizzonti che ispirano la nostra speranza ecclesiale” è scritto nel messaggio, che indica una serie di sfide e orientamenti pastorali da assumere con urgenza. Tra questi: operare per un rinnovato incontro di tutti con Gesù Cristo incarnato nella realtà del continente; accompagnare e promuovere la leadership dei giovani; dare attenzione alle vittime di abusi avvenuti in contesti ecclesiali e impegnarsi per la prevenzione; promuovere la partecipazione attiva delle donne nei ministeri e nelle decisione ecclesiali.
Inoltre si ribadisce la promozione della vita umana, dal concepimento alla morte naturale; la formazione alla sinodalità; la partecipazione dei laici in ambito culturale, politico, sociale ed ecclesiale; l’ascolto del grido dei poveri, degli esclusi e degli scartati. E’ stata evidenziata anche la necessità del rinnovamento dei percorsi formativi nei seminari, perché assumano l'ecologia integrale, il valore dei popoli indigeni, l'inculturazione e l'interculturalità, il pensiero sociale della Chiesa come temi necessari, e tutto ciò che contribuisce a un'adeguata formazione alla sinodalità. Infine urge rinnovare, alla luce della Parola di Dio e del Vaticano II, la nostra concezione ed esperienza del Popolo di Dio; riaffermare e dare priorità alla realizzazione dei sogni di Querida Amazonia; accompagnare i popoli indigeni e afro-discendenti nella difesa della vita, della terra e delle loro culture.
Nel messaggio finale, i partecipanti alla Conferenza affermano di essere stati guidati dal desiderio di ravvivare lo spirito della V Conferenza generale dell’Episcopato latinoamericano di Aparecida, nel 2007, in sintonia con le precedenti Conferenze generali, nell’orizzonte del Giubileo Guadalupano nel 2031, e del Giubileo della Redenzione, nel 2033. “Con grande gioia abbiamo vissuto questa Assemblea come una vera esperienza di sinodalità – scrivono -, nell'ascolto reciproco e nel discernimento comunitario di ciò che lo Spirito vuole dire alla sua Chiesa. Abbiamo camminato insieme riconoscendo la nostra multiforme diversità, ma soprattutto ciò che ci unisce, e nel dialogo i nostri cuori di discepoli si sono rivolti alle realtà che il continente sta vivendo, nei suoi dolori e nelle sue speranze”.
In particolare denunciano il dolore dei più poveri e vulnerabili, che subiscono il flagello della miseria e dell'ingiustizia oltre che la mancanza di solidarietà; la distruzione della casa comune e la “cultura dello scarto” che colpisce soprattutto donne, migranti e rifugiati, anziani, popolazioni indigene e afrodiscendenti; le conseguenze della pandemia, che aumenta ulteriormente le disuguaglianze sociali, compromettendo persino la sicurezza alimentare di gran parte della nostra popolazione; le sofferenze a causa del clericalismo e dell’autoritarismo, che portano all’esclusione dei laici e soprattutto delle donne dalle decisioni sulla missione della Chiesa, ostacolando così la sinodalità.
Non sono mancati comunque i segni di speranza, come il cammino sinodale, che rappresenta “uno spazio significativo di incontro e di apertura per la trasformazione delle strutture ecclesiali e sociali che permetta di rinnovare l’impulso missionario e la vicinanza ai più poveri ed esclusi”. Altro segno di speranza è costituito dalla vita religiosa, “donne e uomini che vivendo controcorrente danno testimonianza della buona notizia del Vangelo”, e dalla vitalità della pietà popolare.
“Questa Assemblea è un Kairos – evidenzia il messaggio -, un tempo propizio per l'ascolto e il discernimento che ci collega in modo rinnovato con gli orientamenti pastorali di Aparecida e il magistero di Papa Francesco, e ci incoraggia ad aprire nuove strade missionarie nelle periferie geografiche ed esistenziali e nei luoghi propri di una Chiesa in uscita”. (SL) (Agenzia Fides 29/11/2021)


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