EUROPA/ITALIA - Condannato all’ergastolo l’assassino di don Roberto Malgesini, "il prete degli ultimi"

venerdì, 29 ottobre 2021 missionari uccisi   chiese locali   povertà   emarginazione  

Como (Agenzia Fides) - Ridha Mahmoudi, tunisino di 56 anni, che il 15 settembre 2020 aggredì e uccise a coltellate don Roberto Malgesini, è stato condannato all’ergastolo. I giudici hanno respinto la richiesta della difesa di dichiarare Mahmoudi incapace di intendere e di volere o di concedere una perizia psichiatrica. Il pubblico ministero aveva sostenuto che l'assassino era consapevole di quello che faceva nel momento del delitto e che questo fosse stato premeditato.
Don Roberto Malgesini, 51 anni, originario della Valtellina, venne assassinato a Como nel centro della città, poco distante dalla parrocchia di cui era collaboratore, poco dopo le 7 del mattino. Mentre era intento a caricare la sua macchina con cibo e bevande che avrebbe distribuito, come ogni giorno, a quanti vivevano in strada, il sacerdote venne colpito alla schiena con un coltello. Don Roberto era conosciuto in quanto si dedicava in particolare ad assistere senzatetto, migranti ed emarginati (vedi Fides 15/9/2020).
“È un prete santo, tutti siamo chiamati a coglierne l’eredità. L’intera comunità cristiana deve proseguire il suo impegno per gli ultimi – disse il Vescovo della diocesi di Como, Monsignor Oscar Cantoni, ai funerali di don Roberto celebrati nel suo paese natio -. Lui ha scelto, in comunione con il Vescovo, di prendersi cura degli ultimi, di accettare le loro fragilità… ha avuto per tutti una delicata attenzione di amore e tutti erano attratti dalla sua capacità di accoglienza, nella gratuità e senza giudizio”. (SL) (Agenzia Fides 29/10/2021)


Condividi: