ASIA/MYANMAR - Una Chiesa in Sinodo per "un'uscita" realmente missionaria

martedì, 19 ottobre 2021 evangelizzazione   sinodalità   sinodo dei vescovi  

Mandalay (Agenzia Fides) - La Chiesa cattolica in Myanmar celebra il Sinodo come feconda opportunità per riconsiderare la sua natura di "Chiesa in uscita", realmente missionaria: con questo spirito tutte le diocesi cattoliche in Myanmar hanno celebrato solennemente la cerimonia di apertura del cammino del Sinodo dei Vescovi, iniziato l'11 ottobre 2021 e che proseguirà fino al 31 ottobre 2023.
Come appreso da Fides, la dimensione intimamente missionaria di questo cammino sinodale è stata sottolineata nell'Arcidiocesi di Mandalay, dove l'Arcivescovo Marco Tin Win, dopo la cerimonia di apertura, ha donato ceri accesi ai partecipanti alla messa, come segno di "invio in missione", esortandoli a essere "missionari della luce di Cristo nelle vostre famiglie, nelle città e nella società".
Padre Robert Kyaw Thu, prete cattolico birmano dell'Arcidiocesi di Yangon, sottolinea a Fides che "il Sinodo è il modo migliore per guadarsi dentro, per scavare dentro la nostra realtà e aprire la porta alla partecipazione e all'espressione di tutti i membri, per costruire e sviluppare una comunità realmente missionaria".
Parlando con l'Agenzia Fides, i fedeli laici, soprattutto, notano che, "nella nostra comprensione, missione ed evangelizzazione nella Chiesa cattolica del Myanmar non sono state finora ben sviluppate". Paul Mung Jang, un laico cattolico, nota che "a volte la Chiesa è vista come entità burocratica, lontana dalla situazione e dalla vita della gente nei tanti villaggi". Joseph Win Hlaing Oo accoglie con gioia "il Sinodo dei Vescovi sulla sinodalità", notando che è "per noi, una straordinaria opportunità di rimodellare l'immagine e la vita della Chiesa cattolica, aumentando il senso di appartenenza di tutti i battezzati, chiamati alla missione".
Un altro laico, Joseph Myat Soe Latt osserva che "in Myanmar, sebbene i fedeli laici siano entusiasti della missione, spesso il clero e i leader si accontentano solo di celebrare le liturgie, in una pastorale conservativa: c'è bisogno davvero di camminare insieme, di andare per le via del mondo per portare la Buona Novella del Regno di Dio". Celebrare e vivere un Sinodo è, allora, l'occasione per rinvigorire la partecipazione dei fedeli laici alla vita della Chiesa e di coinvolgere tutti i battezzati nella missione evangelizzatrice, si afferma nella Chiesa birmana.
La Chiesa cattolica del Myanmar conta circa 700.000 membri distribuiti in 16 diocesi, serviti da circa mille sacerdoti (tra diocesani e religiosi), e oltre 2.000 religiose. Ha molte vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata. È una Chiesa impegnata per i poveri e con i poveri.
Il Myanmar è un paese prevalentemente buddista, con una popolazione stimata in 55 milioni di persone e 135 diversi gruppi etnici. L'88% della popolazione è buddista, più del 6% è cristiano (tra questi vi sono i 700.000 cattolici) e circa il 4,2% è musulmano (tra questi i Rohingya), oltre a minoranze indù e animiste.
(JZ-PA) (Agenzia Fides 19/10/2021)


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