AFRICA/NIGERIA - Liberato dopo 24 ore il sacerdote rapito il 13 settembre

giovedì, 16 settembre 2021 sacerdoti   rapimenti  

Abuja (Agenzia Fides) – “Appena 24 ore dopo il suo rapimento, il nostro amato fratello sacerdote è stato rilasciato dai suoi rapitori”. Così p. Emmanuel Uchechukwu, Cancelliere della diocesi di Kafanchan, ha annunciato il rilascio di p. Luka Benson Yakusak, rapito la sera del 13 settembre (vedi Fides 14/9/2021). “P. Benson è stato rapito da persone armate dalla sua residenza, presso la parrocchia di St. Matthew's Anchuna, nell'area del governo locale di Zango Kataf, nello stato di Kaduna, il 13 settembre” ricorda p. Uchechukwu.
“Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno offerto preghiere e suppliche per il rapido rilascio del nostro fratello sacerdote e di altri che sono ancora nelle mani dei loro rapitori, e continuiamo a pregare per chi è ancora loro prigioniero”, ha detto p. Uchechukwu, che ha invocato l’intercessione di Nostra Signora di Guadalupe.
I sacerdoti della diocesi di Kafanchan sono stati invitati a celebrare una messa di ringraziamento per la liberazione del loro confratello. La dichiarazione non dice di preciso come e quando il sacerdote ha riacquistato la libertà, né se è stato pagato un riscatto, ma sottolinea che p. Benson è stato liberato "appena 24 ore dopo il suo rapimento".
“I rapimenti a scopo di estorsione è attualmente l'industria più redditizia in Nigeria” afferma Bulama Bukarti, analista senior dell'unità di politica sull'estremismo del Tony Blair Institute for Global Change. Un’industria fatta non solo di rapimenti di singole persone ma soprattutto di rapimenti di massa, specie di studenti. Da dicembre 2020, più di 1.000 studenti e personale nigeriano sono stati rapiti e tenuti in ostaggio da bande criminali nelle fitte foreste nel nord-ovest del Paese.
Una piaga che ha costretto le autorità dello Stato di Kaduna (dove è stato rapito p. Benson), a sospendere le lezioni nelle scuole locali perché non in grado di garantire la sicurezze degli studenti.
Sono ancora 300 gli scolari che non sono stati restituiti alle loro famiglie. (L.M.) (Agenzia Fides 16/9/2021)


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