AMERICA/COLOMBIA - Violenza in Antioquia: le comunità religiose chiedono di rispettare il diritto alla pace

giovedì, 22 luglio 2021 guerre   gruppi armati   pace   dialogo   ordini religiosi   comunità religiose  

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Violenza in Antioquia: le comunità religiose chiedono di rispettare il diritto alla pace

Antioquia (Agenzia Fides) – Mettere in guardia sugli effetti dell'aggravarsi del conflitto armato, mentre è sorta una disputa territoriale tra l'Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) e le Forze di Autodifesa Gaitanista della Colombia (AGC); rispettare il diritto internazionale umanitario e “il diritto alla pace”: è quanto chiedono i missionari della Rete di solidarietà interreligiosa nelle zone di conflitto in Colombia, dopo una segnalazione lanciata dalle Missionarie di Madre Laura della Provincia di Medellín. L’appello urgente, rivolto alle autorità, rimarca la difficile situazione delle comunità indigene, afroamericane e contadine nell'ovest del dipartimento di Antioquia, Colombia. Nella testo presentato, inviato all’Agenzia Fides, i missionari notano, tra i problemi principali, il reclutamento di minori, l'installazione di mine antiuomo, le minacce ai leader e alle comunità, omicidi selettivi, sfollamenti, confinamento e abusi sessuali contro i civili.
Le organizzazioni della Rete chiedono l'Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) e ai diversi attori armati rispettino il Diritto internazionale umanitario e pongano fine all'installazione di mine antiuomo, date le gravi conseguenze che ciò comporta per le vittime di questi ordigni. Nella comunicazione si annuncia la creazione di una apposita missione umanitaria che inizierà nei comuni di Dabeiba e Frontino, con l'obiettivo di ascoltare, accompagnare e fornire sostegno morale alle comunità di fronte alla crisi che stanno attraversando. Per fare ciò, i missionari richiedono la presenza di organizzazioni nazionali e internazionali per i diritti umani, come l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani e la Missione di verifica dell'Accordo di pace delle Nazioni Unite in Colombia.
La situazione in Antioquia sembrava calmarsi, invece negli ultimi tempi si è incrementata la violenza. La Chiesa cattolica in molti occasioni ha chiesto alle autorità una presenza effettiva in questa zona, come ha fatto Mons. César Alcides Balbín Tamayo, Vescovo della diocesi di Caldas en Antioquia (vedi Fides 21/03/2019), oppure come hanno fatto all'inizio della Settimana Santa 2021, i Vescovi delle diocesi di Quibdó, Istmina-Tadó e Apartadó (vedi Fides 30/03/2021).
In quella Settimana Santa, i Vescovi avevano chiesto ai gruppi criminali di cogliere un appello alla pace, in modo da fermare omicidi, ferimenti, sequestri, estorsioni, reclusioni, sfollamenti, reclutamenti di minori, minacce e disordini che colpiscono proprio le comunità indigene, afro-discendenti e contadini. "Le istituzioni – hanno scritto i Presuli - devono rispondere efficacemente al grido della cittadinanza che esige diritti, sicurezza e dialogo, e la società civile deve rinunciare a qualsiasi atteggiamento di indifferenza e di conformismo per contribuire in modo costruttivo alle soluzioni richieste".
(CE) (Agenzia Fides 22/07/2021)


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