EUROPA/ITALIA - La missione dei Frati Minori nel mondo: “Vivere il Vangelo in comunione fraterna, costruendo ponti di dialogo tra tutti i popoli”

sabato, 17 luglio 2021 ordini religiosi   evangelizzazione   missione  

Roma (Agenzia Fides) - “Bisogna individuare vie concrete per 'uscire' in missione, rispondendo con gioia al Signore che ci chiama alla conversione, testimoniando il vangelo secondo lo stile di vita francescano autentico, nel mondo di oggi che cambia così rapidamente”. A dirlo all’Agenzia Fides è padre Michael Perry OFM, frate statunitense ed ex ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori parlando dell’impegno e delle sfide legate all’evangelizzazione che i religiosi francescani affrontano con la loro attività missionaria nei cinque continenti. Nel Capitolo Generale dell'ordine dei Frati Minori, in corso a Roma dal 3 al 18 luglio, padre Michael Perry, Ministro generale uscente, ha lasciato il passo, come 121° successore di san Francesco, all'italiano fra Massimo Fusarelli.
I Frati minori, attualmente, sono presenti in 119 paesi. Dalle ultime statistiche si rileva una diminuzione delle vocazioni in America del Nord (meno 31% negli ultimi 10 anni) seguita dall'Europa occidentale (meno 25%). Mentre continua la crescita in Africa, Asia e Oceania (+ 18%). “Lo spirito missionario dell’Ordine - spiega fra Michael - fin dai suoi inizi ha aperto strade e continua a farlo: i frati si trovano non solo nelle grandi città, ma anche nelle periferie del mondo e in contesti diversi, dove svolgono il loro servizio cercando di far fronte a tutte problematiche del mondo contemporaneo. Oggi - prosegue - stiamo vivendo mutamenti radicali, come la rivoluzione economica legata alla globalizzazione, la rivoluzione digitale e quella bioetica che sconvolge il nostro modo di agire sulla natura. Nuove forme di povertà sono nate, ad esempio la disoccupazione di molti giovani, e poi il problema dei flussi migratori che coinvolge ormai enormi masse di persone”.
Come vivere il carisma francescano nel mondo di oggi? “Così come il mondo sta cambiando velocemente - nota il religioso - così anche il nostro Ordine si trova a fronteggiare profondi mutamenti”. Nel Capitolo Generale dell’Ordine, rileva “abbiamo evidenziato il fatto che l’annuncio del Vangelo è più efficace quando si svolge in modo dialogico - spiega fra Michael - per questo motivo intendiamo sviluppare programmi per la vita e la formazione interculturale, per essere ancor di più in comunione con i poveri, in spirito di proissimità e fraternità con gli ultimi".
Osserva il francescano: "L’evangelizzazione delle culture e la promozione della la pace includono lo sviluppo di un’‘intelligenza culturale’ che implica la consapevolezza di come la nostra cultura ci influenzi riguardo la sensibilità per le persone in contatto con noi: queste possono manifestare diverse espressioni e necessità culturali. E’ importante - sottolinea fra Michael - diventare ‘ponti di dialogo e comprensione' tenendo conto che l’intelligenza culturale include la capacità di usare la tecnologia e l’intelligenza artificiale come strumenti di evangelizzazione”.
“I Francescani sono chiamati a costruire un mondo più fraterno ed evangelico - conclude l’ex Ministro generale - Vivere nella comunione fraterna fa parte della nostra vocazione: vivere il Vangelo in comunione fraterna, cercando di costruire la fraternità tra tutti i popoli e con tutte le creature. Questo - conclude - vuol dire che la fraternità è al centro della nostra vocazione e, soprattutto, è la nostra ‘unione di vita’ con le altre fraternità dell’Ordine francescano”.
(ES) (Agenzia Fides 17/7/2021)


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