AMERICA/BOLIVIA - La pandemia è al culmine, ospedali e cimiteri saturi; la Chiesa chiede al governo di assicurare i vaccini

venerdì, 11 giugno 2021 coronavirus   chiese locali  

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La pandemia è al culmine, ospedali e cimiteri saturi; la Chiesa chiede al governo di assicurare i vaccini

Cochabamba (Agenzia Fides) - La Chiesa boliviana ribadisce al Governo la richiesta di garantire il processo di vaccinazione contro il Covid-19 dinanzi al record negativo che presenta il paese. La Bolivia ha registrato ieri, giovedì 10 giugno, 3.233 nuovi casi di Covid-19, che si aggiungono alle 400.047 infezioni registrate dall’inizio della pandemia, mentre sta fronteggiando una terza ondata più aggressiva delle altre, sempre in attesa dell'arrivo di più dosi di vaccino. Secondo il rapporto del Ministero della Salute boliviano, 74 persone sono morte a causa della malattia e il numero totale dei morti per Covid sale a 15.321, mentre i casi attivi sono attualmente 69.422.
Il dipartimento di Santa Cruz continua a guidare questa drammatica classifica, con il maggior numero di contagi giornalieri (1.013), seguito da Cochabamba (616) e La Paz (626), le tre regioni che compongono il cosiddetto asse centrale del Paese. A Santa Cruz e a Cochabamba si ripetono quotidianamente le scene strazianti di malati e familiari che chiedono aiuto per la saturazione degli ospedali, la mancanza di medicinali e di ossigeno medicinale, mentre gli amministratori dei cimiteri segnalano che non potranno più ricevere corpi di altre regioni a causa dell'aumento dei decessi.
Il Presidente della Conferenza episcopale boliviana (CEB), Mons. Ricardo Centellas Guzmán, Arcivescovo di Sucre, ha ribadito la sua richiesta alle autorità governative di garantire il processo di vaccinazione contro il virus. In un video, inviato anche a Fides, afferma: “Speriamo che le autorità regionali e nazionali possano collaborare affinché i vaccini arrivino al più presto, se il 70% della popolazione non viene vaccinato rischiamo comunque di non affrontare correttamente la pandemia. Speriamo che i vaccini raggiungano la maggioranza della popolazione" ha aggiunto.
Mons. Centellas ha espresso grande preoccupazione per l'aumento dei contagi segnalati nel Paese e ha esortato i boliviani a prendere sul serio le misure di biosicurezza: "Siamo a un punto culminante della pandemia, l’appello urgente è a prenderci cura di noi stessi e ad adottare le misure preventive in questa pandemia. Non dimentichiamo le misure di biosicurezza!".
Le dichiarazioni dell’Arcivescovo arrivano dopo che i servizi sanitari di diversi dipartimenti, soprattutto dell'asse principale del Paese, hanno segnalato la carenza di dosi per proseguire con il processo di vaccinazione. In Bolivia accade qual che ancora non era accaduto in altri paesi: il ministro della Salute, Jeyson Auza, ha autorizzato i servizi sanitari dipartimentali a utilizzare le seconde dosi del vaccino Sinopharm per le prime dosi, in attesa dell'arrivo di un nuovo lotto di vaccini cinesi Sinopharm, previsto per il 23 giugno.
(CE) (Agenzia Fides 11/06/2021)


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