AFRICA/SUD SUDAN - I cristiani di Bangasu sulle orme del Patrono san Giorgio per una chiesa che sia solidale ed evangelizzata

martedì, 4 maggio 2021

Tombura- Yambio (Agenzia Fides) – A Bangasu, diocesi di Tombura-Yambio, i cristiani della chiesa parrocchiale di St. George hanno celebrato la festa del Santo Patrono, san Giorgio, per la prima volta dalla creazione della parrocchia un anno fa. “Chiunque svolga bene il suo mestiere anche se è un militare può diventare un santo, proprio come è stato per San Giorgio”. Si è espresso così mons. Hijiboro Kussala, vescovo della diocesi, che ha presieduto la celebrazione eucaristica insieme al personale diocesano. “Qualsiasi lavoro svolto diligentemente anche in tempi difficili rende degni di fiducia ed è Dio stesso a ricompensarci. Dobbiamo sempre lavorare e rimanere fedeli a Dio così da diventare la pietra angolare per la vita di chiunque”, ha esortato il vescovo Hijiboro ringraziando i parrocchiani per aver imitato il duro lavoro del loro Santo Patrono in questo primo anno carico di difficoltà aggravate dal Covid. “Senza aiuti esterni i parrocchiani di St. George hanno iniziato a posare i mattoni per la costruzione della loro chiesa parrocchiale”, ha enfatizzato. “Abbiamo tante lezioni da imparare dalla vita di San Giorgio che è stato un militare ma è rimasto sempre fedele a Dio.”
Nella nota pervenuta all’Agenzia Fides, p. Thomas Bagbiowia, parroco di St. George e vicario generale diocesano, ha affermato che i fedeli della parrocchia sono profondamente impegnati e dinamici, “usano le loro mani per produrre ciò di cui hanno bisogno. In un anno dalla creazione si sono resi conto di dover lavorare in squadra per essere evangelizzatori e autosufficienti mentre servono Dio attraverso gli altri e che devono continuare ad impegnarsi per costruire una chiesa che sia solidale verso tutti e responsabile nell'opera di evangelizzazione”.
San Giorgio fu arruolato nell'esercito di Diocleziano e, quando aveva circa 20 anni, prestò servizio come guardia imperiale per l'imperatore a Nicomedia. Il 24 febbraio 303 d.C., Diocleziano, ostile ai cristiani, annunciò che ogni cristiano sarebbe stato arrestato e che ogni soldato, in cambio della libertà, avrebbe dovuto offrire un sacrificio agli dei romani. George si rifiutò nonostante Diocleziano gli avesse offerto terreni, denaro e schiavi nel tentativo di convertirlo.
(AP) (4/5/2021 Agenzia Fides)


Condividi: