ASIA/MYANMAR - Le comunità birmane all'estero manifestano in favore del nuovo Governo di unità nazionale

venerdì, 30 aprile 2021 politica   diritti umani   società civile  

Milano (Agenzia Fides) - Le comunità birmane all’estero saranno collegate domenica 2 maggio in una sorta di catena umana che si snoderà in tutto il mondo attraversando 16 paesi di Asia, Americhe ed Europa, dove i diversi gruppi di birmani residenti all’estero manifesteranno a favore del neonato Governo di unità nazionale. Il nuovo Governo si è costituito a metà aprile per iniziativa di un comitato di parlamentari eletti l’8 novembre scorso ma esautorati del golpe militare del 1 febbraio 2021. Le diverse comunità di cittadini del Myanmar espatriati si riuniranno in luoghi simbolici di diverse città degli Stati Uniti, del Canada o dell’Australia. In Asia ci saranno manifestazioni in Thailandia, Corea del Sud, Giappone, Taiwan e Malaysia. In Europa, la catena umana globale toccherà il Belgio e l’Olanda, la Germania, la Francia, la Gran Bretagna, la Finlandia e l’Italia.
Proprio in Italia, dove già settimana scorsa i birmani hanno manifestato a Roma (vedi Fides 26/3/2021) la comunità del Myanmar si ritrova questa volta a Milano in Piazza dei Mercanti, a due passi da piazza del Duomo. Thuzar Linn, donna e portavoce della comunità, spiega all'Agenzia Fides i contenuti di questa manifestazione diffusa: “Sono quattro punti – spiega la donna da molti anni residente in Italia – che ruotano attorno alle nostre richieste principali. La prima riguarda il riconoscimento del nuovo Governo, che per noi non è un governo ad interim ma il legittimo governo del Myanmar. La seconda richiesta tocca Tatmadaw, l’esercito birmano che vogliamo venga dichiarato 'organizzazione terroristica', dato che fa violenza sulla gente innocente. Naturalmente – prosegue – vogliamo la fine degli abusi contro i diritti umani in Myanmar; infine auspichiamo una svolta democratica definitiva, in modo che la nostra sia l’ultima generazione costretta a subire una dittatura”.
A Milano l’appuntamento è per le 11 di mattina del 2 maggio. La manifestazione, a cui parteciperanno birmani da tutto il Paese e anche sacerdoti e suore del Myanmar che vivono in Italia, durerà un’ora e mezza. E’ regolarmente autorizzata dalle autorità civili e tutti porteranno la mascherina osservando le distanze di sicurezza anti Covid.
L'iniziativa internazionale dei birmani in dispora è il segno che, come in Myanmar, anche all’estero la maggior parte dei birmani è contro il golpe militare del 1° febbraio e spera in una soluzione pacifica che garantisca il ritorno alla democrazia. Proprio sabato scorso a Giacarta, i paesi dell'ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sudest Asiatico) si sono espressi per un ritorno al dialogo e per la fine della violenza contro i civili. In Myanmar la situazione resta grave con continue violenze contro i manifestanti e scontri a fuoco e bombardamenti nelle aree periferiche del paese, dove sono presenti le milizie armate delle autonomie regionali. Secondo l’organizzazione "Assistance Association for Political Prisoners", che ha un rete diffusa in Myanmar, sono 759 i civili morti in Myanmar dal golpe del 1° febbraio.
(MG-PA) (Agenzia Fides 30/4/2021)


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