AMERICA/CILE - “Scuole chiuse, ma la missione va avanti anche tra le difficoltà”: l’impegno dei Salesiani in tempo di pandemia

giovedì, 22 aprile 2021 evangelizzazione   missione   animazione missionaria   pandemia   coronavirus   ordini religiosi  

Santiago (Agenzia Fides) - “Il Covid-19 non arresta la sua corsa in Cile e negli ultimi mesi la situazione è notevolmente peggiorata: sebbene il 40% della popolazione abbia ricevuto almeno una dose di vaccino, il contagio è ancora altissimo e gli ospedali arrancano. Università, scuole, parrocchie e santuari salesiani sono stati costretti a chiudere i battenti, spostandosi nello spazio digitale. Tuttavia, non abbiamo smesso di lavorare a tu per tu con i più bisognosi”. A dirlo in un’intervista all’ Agenzia Fides è don Victor Mora, missionario Salesiano e presidente della Fondazione Don Bosco parlando della difficile condizione che il paese sudamericano sta attraversando a causa di una nuova ondata del coronavirus.
Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute in Cile, dall’inizio di aprile, si registrano ogni giorno oltre 9mila nuovi casi di contagio accertati. Con queste nuove infezioni, il numero totale dei malati sale a oltre un milione dall'inizio della pandemia, in un'emergenza che non mostra miglioramenti sebbene la campagna di vaccinazione abbia raggiunto oltre 7,2 milioni di persone immunizzate.
“Sebbene il quadro sanitario sia preoccupante - racconta don Victor - la nostra fondazione ha compiuto sforzi sempre più grandi per continuare la sua missione di aiuto, accompagnamento ed evangelizzazione per i bambini, i giovani e gli adulti che vivono in strada. Insieme all'Organizzazione della Rete Alimentare, a un'equipe logistica e a un gruppo di volontari, sono state realizzate diverse strategie per reperire cibo e per soddisfare tutte le diverse esigenze. Nella casa famiglia e nell'oratorio Patio Punitaqui di Santiago - continua il presidente della fondazione - si è svolta tutta un'opera di contenimento e, di conseguenza, di cambiamento delle attività dei bambini. Sono stati forniti, infatti, programmi per l'attenzione psicologica e terapie occupazionali. Abbiamo, inoltre, proseguito il lavoro di accompagnamento educativo, in modo che i minori continuino con l’apprendimento e le attività scolastiche”.
È stato effettuato anche un censimento della situazione di ogni gruppo familiare, così da creare un piano di assistenza personalizzato: “Nello specifico - riferisce il religioso - il programma consiste nella consegna di cibo in scatola e di materiali per la pulizia alle famiglie più vulnerabili, inserite nei programmi rivolti ai bambini di strada, nei programmi ambulatoriali e in quelli per minori con genitori privati della libertà o con famiglie al di sotto della soglia di povertà. Nel Centro Diurno di Valparaiso è stato installato un dispositivo in cui vengono consegnati alimenti, e un kit di igiene e protezione per le persone di strada. Nel delicato momento che stiamo attraversando - conclude don Victor - è importante non rinchiudersi nello sconforto e nella preoccupazione ma dobbiamo essere pronti a ricostruire relazioni fraterne nella solidarietà, come ci invita a fare il Vangelo di Gesù Cristo”.
(ES) (Agenzia Fides 22/4/2021)


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