AMERICA/EL SALVADOR - Dedicata a San Oscar Arnulfo Romero, Vescovo e Martire, la cappella dell’ospedale dove venne ucciso

giovedì, 25 marzo 2021 martiri   chiese locali  

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Dedicata a San Oscar Arnulfo Romero, Vescovo e Martire, la cappella dell’ospedale dove venne ucciso

San Salvador (Agenzia Fides) – "Caro Monsignore: Era lunedì 24 marzo 1980 e l'orologio segnava le 6:20 del pomeriggio. Lei celebra la Santa Messa con la Sua consueta devozione e tenerezza, pronunciando queste parole: “Che questo corpo immolato e questo sangue sacrificato dagli uomini ci nutrano anche per dare il nostro corpo e il nostro sangue alla sofferenza e al dolore, come Cristo, non per lui, ma per dare principi di giustizia e pace al nostro popolo… ”, Dio nel suo amore infinito lo chiamò al martirio e il suo sangue si unì, al momento dell'offertorio, al sangue di Cristo versato per la salvezza degli uomini."
Inizia così la lettera che Monsignor Rafael Urrutia, parroco della chiesa di Sant’Óscar Arnulfo Romero a San Salvador, scrive nel 41° anniversario del martirio di San Romero celebrato ieri. Il motivo è stato l'occasione del cambiamento di denominazione della Cappella dell'Ospedale Divina Providencia, luogo in cui avvenne il martirio. Mons. Rafael Urrutia è anche il postulatore diocesano per le cause di Mons. Romero e di Padre Rutilio Grande.
Nel suo scritto, pervenuto a Fides, si legge: "Non c'era essere umano che capisse, in quel momento, cosa gli era successo. Monsignor Óscar Romero, assassinato ai piedi dell'altare, così veniva annunciato dai radiogiornali. Lei era l'unico che nel Suo cuore sapeva cosa stava succedendo nella Sua vita, sapeva che Dio stava irrompendo nella Sua storia con una vocazione a cui chiama pochissimi suoi figli: il martirio".
Quindi Monsignor Rafael Urrutia aggiunge: "Oggi la Chiesa ha voluto onorare con un nuovo nome la Cappella dell’Ospedale, luogo del suo martirio. Non si chiamerà più Cappella dell'Ospedale Divina Providencia, ma "Cappella Martiriale San Óscar Arnulfo Romero, Vescovo e Martire", sebbene si trovi ancora nel cuore dell'ospedale Divina Providencia, un luogo dove hai deciso di andare a vivere con i malati, che con le loro sofferenze corporee gli resero presente Gesù Cristo crocifisso, sul quale si appoggiava con le sue preghiere e sacrifici". "Grazie, Monsignore, di essere sant'Oscar Arnulfo Romero, una luce che fa risplendere sempre la luce di Cristo. Un abbraccio" conclude la sua lettera Monsignor Urrutia.
(CE) (Agenzia Fides 25/03/2021)


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