ASIA/INDIA - Rituali e preghiere indù obbligatori nelle scuole statali e private: la protesta dei cristiani

martedì, 16 febbraio 2021 libertà religiosa   minoranze religiose   società civile   ong  

New Delhi (Agenzia Fides) - Nel territorio federale "Dadra e Nagar Haveli e Daman e Diu", nell'India occidentale, in tutte le scuole gli alunni di ogni ordine e grado dovranno celebrare il Vasant Panchami (festival indù che segna la preparazione per l'arrivo della primavera) venerando la dea indù Saraswati (la dea della conoscenza). E' quanto dispone una circolare emessa dalle autorità e inviata a tutte le scuole, che ha creato disagi tra docenti e studenti che non sono di religione indù e negli istituti privati.
Come appreso dall'Agenzia Fides, lo "United Christian Forum" (UCF), organizzazione che promuove i diritti umani e civili, ha fatto appello al governo affinché ritiri la direttiva che ordina di adorare le divinità indù. “La comunità cristiana di Dadra e Nagar Haveli e Daman e Diu soffre per la direttiva”, ha detto a Fides A. C. Michael, coordinatore nazionale di UCF.
Secondo la circolare, tutte le scuole governative e private - incluse quelle cristiane - devono organizzare ll programma della festività, rendendo omaggio alla divinità e poi presentare un rapporto di conformità insieme alle fotografie entro il 17 febbraio. La direttiva include la recita di formule di preghiere indù e lo svolgimento di rituali indù in tutte le scuole.
La comunità cristiana vede l'attuale ordinanza come "un modo per limitare la pratica della propria fede e come una violazione della propria libertà, così come del diritto di amministrare le proprie istituzioni", sottolinea Michael, leader laico cattolico. La condotta dell'amministrazione - afferma - "lede gravemente la libertà di religione e la libertà di istituire e amministrare istituzioni educative, prerogative tutelate dalla Costituzione indiana, a garanzia di tutte le minoranze religiose".
“La comunità cristiana, amante della pace, prega perché l'India continui a prosperare e perché il tessuto secolare della nostra terra pluralista rimanga intatto. A nome della comunità, lo United Christian Forum chiede all'Amministrazione e alla Direzione dell'Istruzione di ritirare immediatamente questa circolare ”, nota Michael.
Due anni fa, la stessa amministrazione aveva tentato di cancellare il Venerdì Santo come festività ufficiale: la comunità cristiana si era rivolta all'Alta Corte di Bombay ed era riuscita a far revocare l'ordine.
È pertinente notare che in India l'ethos secolare pone al governo un limite costituzionale nel dare trattamento preferenziale a qualsiasi religione. Nella storica sentenza "S.R. Bommai vs Union of India" (1994) la Corte Suprema ha dichiarato che "la tolleranza religiosa e la parità di trattamento di tutti i gruppi religiosi, la protezione della loro vita e della proprietà e dei luoghi di culto, sono parte essenziale della laicità sancita nella Costituzione "
I cristiani indiani ricordano oggi che, durante la lotta per la libertà e l'indipendenza dell'India, il loro apporto è ben documentato, mentre anche nella fase post-indipendenza essi hanno avuto un ruolo importante nella costruzione della nazione, fornendo un prezioso contributo alle forze armate, alle ferrovie, all'assistenza sanitaria e all'istruzione scolastica e universitaria.
(SD-PA) (Agenzia Fides 16/2/2021)


Condividi: