AFRICA/TOGO - La missione e il desiderio di partire verso luoghi lontani

giovedì, 28 gennaio 2021 missione   animazione missionaria  

SMA

Sokodè (Agenzia Fides) - “Se qualcuno mi chiede oggi perché voglio essere missionario, la risposta è diversa da quella dell’inizio. Non è solo un sentimento, è qualcosa di più profondo” scrive Sebastião Moniz, seminarista della Società delle Missioni Africane (SMA), originario dell’Angola. “Sento che il Signore mi vuole per far parte del suo progetto d’amore per tutti, come diceva Mons. de Brésillac: ‘missionario per la gloria di Dio’.
Il seminarista racconta le difficoltà iniziali di portare avanti la sua vocazione a causa dell’opposizione del padre, che aveva altri progetti per il figlio. “Con il tempo le cose sono cambiate. Con la preghiera di mia madre e con il consiglio di tanti amici, mio padre accettò quello che il mio cuore desiderava.”
“La mia vocazione nasce dal desiderio di servire là dove è più necessario. All’inizio il carisma della SMA non lo conoscevo bene, vedevo semplicemente i padri lavorare e questo mi colpiva molto - scrive. Ora che sono passati già alcuni anni sento di essere cresciuto nella preghiera, nell’amore e nella comprensione verso gli altri. Sento d’essere cresciuto nell’amore al Signore. Ho dovuto imparare a chiudere la bocca e ad aprire occhi ed orecchie per capire meglio quello che Dio voleva e vuole da me.”
Cresciuto nella fede insieme ai padri della SMA nella parrocchia del Buon Pastore a Kicolo, in Angola, dopo l’anno di spiritualità internazionale SMA di Calavi (Benin), Moniz è attualmente impegnato in uno stage nella parrocchia di Notre Dame de la Paix nel nord del Togo, in una zona di prima evangelizzazione, come dichiara lui stesso “per arrivare ad essere un missionario dal profondo del cuore”.
(SM/AP) (29/1/2021 Agenzia Fides)


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