AFRICA/BENIN - “Il dialogo unica via per assicurare un voto libero e trasparente” dicono i Vescovi

martedì, 26 gennaio 2021 vescovi   elezioni  

Porto-Novo (Agenzia Fides) – "La Conferenza episcopale del Benin raccomanda vivamente che tutti i partiti politici e le istituzioni coinvolte nell'organizzazione dello scrutinio dialoghino con franchezza in vista di un'elezione presidenziale pacifica, veramente inclusiva, democratica e trasparente” auspicano i Vescovi del Benin nella dichiarazione emessa alla fine della loro seconda Assemblea plenaria ordinaria, tenutasi dal 19 al 22 gennaio.
Rimane viva infatti la tensione in vista delle elezioni presidenziali dell'11 aprile. Un segnale colto dalla Conferenza Episcopale che si dice preoccupata “per le crescenti differenze tra gli attori politici sulla lista elettorale, il calendario elettorale e le sponsorizzazioni".
Secondo la legge elettorale modificata nel novembre 2019, per essere candidato alla presidenza del Benin, si deve avere il patrocinio del 10% dei sindaci e/o dei deputati. Ma l'attuale composizione del Parlamento, composto esclusivamente da deputati del movimento presidenziale, mette in discussione la pluralità dei potenziali candidati al voto di quest’anno. Una misura che ha irritato l’opposizione, tanto più che il Presidente in carica, Patrice Talon, ha rinnegato la promessa che aveva fatto nell’aprile 2016 nel prestare giuramento di volere effettuare un solo mandato.
I candidati hanno tempo fino al 4 febbraio per raccogliere le sponsorizzazioni necessarie e presentare la loro domanda dopo che l'8 gennaio la Corte costituzionale del Benin si è dichiarata incapace di dare seguito al ricorso per l'abolizione del sistema della sponsorizzazione per i candidati alla presidenza.
Una richiesta condivisa dall’Observatoire Chrétien Catholique de la Gouvernance (OCCG), una struttura affiliata alla cappellania nazionale dei quadri cattolici del Benin, che il 4 dicembre ha chiesto l'abolizione del sistema di sponsorizzazione. "L'OCCG sollecita il Parlamento e la Corte costituzionale ad adottare le misure necessarie per l'abolizione del patrocinio perché nell'attuale contesto solleva problemi che rendono difficile la sua applicazione e l'organizzazione di un'elezione presidenziale trasparente, credibile e pacifica” aveva affermato l’organizzazione del laicato cattolico.
Nel dicembre 2020 l'opposizione ha protestato contro la composizione degli organi responsabili dell'organizzazione del voto, ritenendo che non fosse adeguatamente rappresentata. Nel 2019 i partiti d’opposizione hanno boicottato le elezioni legislative. (L.M.) (Agenzia Fides 26/1/2021)


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