ASIA/FILIPPINE - I Vescovi: il vaccino anti-Covid sia veramente per tutti e rispetti i principi etici

venerdì, 15 gennaio 2021 sanità   coronavirus   pandemia  

Manila (Agenzia Fides) - E' compito del governo mettere a disposizione di tutti i cittadini la vaccinazione anti-Covid-19 e distribuirla senza preferenze, ma anche scegliere un vaccino realizzato secondo un criterio etico: lo chiedono i Vescovi filippini che, in una Lettera pastorale, affermano: “Dopo quasi un anno di sofferenza per le devastazioni della pandemia - sia in termini di vite perse che di economia devastata - è giusto ringraziare Dio perché gli scienziati hanno sviluppato vaccini per immunizzare le persone contro il Covid".
Nel documento inviato all'Agenzia Fides, firmato dall'Arcivescovo Ricardo L. Baccay di Tuguegarao, Presidente dell'Ufficio per la Bioetica in seno alla Conferenza Episcopale cattolica delle Filippine (CBCP), i Vescovi affermando di sostenere gli sforzi del governo per procurarsi e distribuire questi vaccini nel Paese, ringraziano anche le organizzazioni private che si sono fatte avanti per aiutarli a realizzarli e ottenerli.
“Esortiamo il nostro governo e le organizzazioni private che hanno contribuito a finanziare l'approvvigionamento dei vaccini a impegnarsi in un unico piano di distribuzione del vaccino che dia la priorità ai medici che sono in prima linea e a coloro che sono maggiormente a rischio. Sarebbe una tragedia se i dipendenti di aziende, giovani e sani, che sono a basso rischio di malattia venissero immunizzati prima dei nostri medici, di infermieri e altri operatori di prima linea o prima dei cittadini anziani che sono a maggior rischio di malattia" osserva la lettera pastorale.
I Vescovi poi elogiano il governo per aver considerato i poveri nel programma nazionale di vaccinazione: “I poveri sono amati dal Signore. Dovrebbero essere particolarmente protetti perché la loro povertà li rende vulnerabili alle infezioni e alle malattie gravi. I vaccini saranno in grado di porre fine alla pandemia nel nostro paese solo se verranno vaccinati un numero sufficiente di cittadini filippini, quindi esortiamo tutta la popolazione a essere pronta a farsi immunizzare quando i vaccini arriveranno".
Affermano poi i Presuli: “Riconosciamo che ogni persona dovrebbe essere lasciata libera di decidere di scegliere se vaccinarsi o meno, secondo la propria coscienza, con piena consapevolezza dell'obbligo di proteggersi dall'essere strumento di contagio e dall'ulteriore diffusione del virus".
In quanto Pastori, i Vescovi richiamano l'attenzione su una preoccupazione etica: "Abbiamo appreso che alcuni dei vaccini per il Covid-19 sono stati fabbricati utilizzando cellule ottenute dai resti di un feto abortito che è stato ucciso nel 1973. L'insegnamento della Chiesa va ripetuto: procurare deliberatamente un aborto, anche se per ottenere materiale per i vaccini, è moralmente inaccettabile. Il fine non giustifica i mezzi; altrimenti, gli atti più disumani e orrendi sarebbero consentiti per raggiungere fini presumibilmente utili".
Per questo i Vescovi chiedono al governo di dare la priorità ai vaccini sviluppati senza l'uso di cellule derivate dai resti di bambini abortiti. I Vescovi, d'altro canto, ricordano a tal proposito la posizione della Santa Sede, notando che "quando i Vaccini per il Covid-19 eticamente irreprensibili non sono disponibili (ad esempio nei paesi in cui tali vaccini non sono messi a disposizione di medici e pazienti) è moralmente accettabile ricevere anche vaccini Covid-19 che hanno utilizzato linee cellulari da feti abortiti nell'iter di ricerca e nel processo di produzione".
Nella lettera si ringraziano gli scienziati che hanno applicato la loro esperienza al benessere degli esseri umani e alla loro protezione dal temuto flagello delle malattie: “Sappiamo che lo studio e il lavoro che precedono la produzione di un vaccino sono ardui. Lodiamo i nostri fratelli e sorelle che sono morti per l'amore di Dio, e innalziamo una preghiera comune di ringraziamento per i nostri operatori sanitari e altri operatori della prima linea che hanno svolto il loro servizio con dedizione in questi terribili mesi che sono trascorsi”.
Le Filippine si sono assicurate 25 milioni di dosi di vaccino per il Covid-19 sviluppato dalla azienda cinese Sinovac Biotech. Come riferito dalle autorità, le prime 50.000 dosi dovrebbero arrivare a febbraio, avviando la massiccia campagna nazionale di vaccinazione.
(SD-PA) (Agenzia Fides 15/1/2021)


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