AMERICA/BOLIVIA - “Prendersi cura della propria salute e degli altri è un obbligo morale di prim’ordine” esortano i Vescovi

martedì, 12 gennaio 2021 coronavirus   conferenze episcopali  

La Paz (Agenzia Fides) – “La crisi del Covid-19 in cui siamo immersi sta creando sofferenza, incertezza, paura e stanchezza in tutta la popolazione. Il nostro ricordo e il nostro omaggio alle vittime di questa pandemia, alle loro famiglie e a coloro che stanno soffrendo la malattia in questo momento, o le sue conseguenze economiche e sociali. Questo è il momento di coltivare e crescere nella solidarietà e nella fraternità, di lasciare l'individualismo e di cercare insieme il bene comune, come ci ha ricordato Papa Francesco”. Lo scrivono i Vescovi della Bolivia nel loro comunicato, pubblicato ieri, 11 gennaio, in cui invitano i cattolici a prendersi cura della loro salute e di quella degli altri nel contesto della “seconda ondata” di Covid-19. Il rapporto del ministero della salute dell’11 gennaio rilevava 1.392 nuovi contagi da Covid, che portano il numero totale a 175.288, con 9.415 morti, su una popolazione totale di 11 milioni e mezzo di abitanti.
“Prendersi cura della propria vita e salute e dell'altro diventa un obbligo morale di prim’ordine. Ecco perché chiediamo di prenderci cura di noi stessi, come esigenza umana, che è alla base di ogni altra considerazione” scrivono i Vescovi, che rifiutano “opinioni e comportamenti temerari che mettono in pericolo la propria vita e quella degli altri”. Mettono quindi in guardia da tali opinioni quando si basano “su presunti principi religiosi che sminuiscono le indicazioni per la biosicurezza di esperti e tecnici sanitari, invitando ad una falsa sicurezza in Dio, che non tiene conto dell'intelligenza, dono del Signore, e del buon senso, o ancora sconsigliano i medicinali e altri mezzi proposti dagli esperti, creando confusione e mettendo seriamente in pericolo la vita e la salute”.
I Vescovi ricordano che il Santo Padre Francesco ha invitato i responsabili politici e le case farmaceutiche a "garantire l'accesso ai vaccini Covid-19", ma “alcune opinioni contraddicono gli orientamenti dei Pastori della Chiesa e si oppongono al Vangelo della vita, predicato da Cristo”. Quindi citano la recente nota della Congregazione della Dottrina della Fede, che senza pretendere di "giudicare la sicurezza e l'efficacia dei vaccini, perché la loro valutazione è competenza dei ricercatori biomedici", afferma che "la moralità della vaccinazione dipende non solo dal dovere di proteggere la propria salute, ma anche dal dovere di perseguire il bene comune".(SL) (Agenzia Fides 12/01/2021)


Condividi: