AMERICA/ECUADOR - I Vescovi: “Con il nostro voto facciamo la storia e generiamo progresso o regressione, sicurezza o insicurezza”

sabato, 9 gennaio 2021 elezioni   conferenze episcopali  

Quito (Agenzia Fides) - I Vescovi dell’Ecuador si rivolgono, con un documento intitolato “Responsabilità politica”, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, indipendentemente dalle loro opzioni politiche e religiose, per invitarli ad eleggere i migliori rappresentanti come Presidente, Vicepresidente, membri dell'assemblea e parlamentari alle prossime elezioni del 7 febbraio. “È un obbligo morale e civile cercare, consapevolmente e ragionevolmente, coloro che sono in grado di affrontare meglio, con realismo e speranza, le crisi sanitarie, economiche ed etiche, che oggi segnano la realtà personale, familiare, lavorativa e sociale degli ecuadoriani – scrivono nel documento -. A tal fine, condividiamo con voi alcuni principi sul valore della politica, l'importanza dei partiti e dei movimenti politici e, in modo speciale, sulla responsabilità dei protagonisti politici e dei cittadini nei confronti delle sorti del nostro Paese”.
Trattando del “valore della politica”, i Vescovi scrivono che la fede cristiana “non può essere vissuta solo nello spazio del privato e dell'individuo, ma ha esigenza di servizio, donazione, impegno e trasformazione della società. La politica, come ricerca del bene comune, quindi, ‘è un modo esigente di vivere l'impegno cristiano al servizio degli altri’ (San Paolo VI)”. Citando il Magistero degli ultimi Pontefici sul tema, ricordano che la partecipazione di tutti gli ecuadoriani a uno Stato democratico, “è un obbligo civile che ci impegna a dare un'opinione e a decidere”.
Il secondo argomento riguarda l’importanza dei partiti politici, che in democrazia “sono gli intermediari tra le legittime aspirazioni di tutti gli attori sociali e lo Stato, e anche i responsabili di informare ed educare i cittadini alla comprensione della realtà nazionale”. Questa responsabilità “li obbliga ad avere un programma ideologico e un'organizzazione chiara che li identifichi” scrivono i Vescovi, mettendo in guardia da un pericolo: “Quando partiti e movimenti politici concentrano le loro attività esclusivamente sulla partecipazione elettorale, ignorando le giuste aspirazioni dei cittadini più vulnerabili, cadono in un populismo che propone proposte basate sull'inganno, contribuendo così al discredito e al rifiuto cittadino dell'azione e dell'impegno politico”.
I politici, come candidati o come leader di partiti e movimenti, “hanno la responsabilità etica di offrire soluzioni che rispondano ai bisogni della popolazione, liberi da ogni forma di demagogia che minaccia verità e giustizia”. Quindi i Vescovi richiamano i candidati “a parlare con chiarezza e senza riserve sulle azioni e le misure concrete per realizzare le loro promesse della campagna elettorale, cercando il bene di tutti, specialmente degli emarginati, dei bambini, dei giovani, delle donne, dei migranti e degli anziani, senza vendette né settarismi”. Quanti saranno eletti dovranno governare “per l'intero Ecuador, nel dialogo, nel rispetto e nella collaborazione con tutti i settori della società”.
Nell’ultima parte del testo, i Vescovi richiamano i cittadini alla loro responsabilità civile: “abbiamo il diritto e il dovere di scegliere bene i rappresentanti e i manager del nostro futuro. Con il nostro voto facciamo la storia e generiamo progresso o regressione, occupazione o disoccupazione, sicurezza o insicurezza, onestà o corruzione, giustizia o impunità”. Il nostro voto, secondo i valori, i sogni, la fede personale, deve essere sempre espresso nel rispetto di chi la pensa diversamente, e non deve essere considerato un nemico. In particolare i Vescovi incoraggiano i giovani “a esercitare coscienziosamente e responsabilmente il loro diritto e dovere di votare per candidati che tengano conto delle esigenze del nostro popolo al di sopra dei propri interessi o convenienze”. (SL) (Agenzia Fides 09/01/2021)


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