ASIA/MALAYSIA - L'arcidiocesi di Kota Kinabalu si impegna per la cura pastorale dei migranti

martedì, 15 dicembre 2020 pastorale   evangelizzazione   missione   migranti  

Kota Kinabalu (Agenzia Fides) - "Date le necessità del territorio, auspichiamo che la cura pastorale dei migranti e degli itineranti nell'arcidiocesi sia intensificata e meglio organizzata": con queste parole l'Arcivescovo John Wong, alla guida dell'Arcidiocesi di Kota Kinabalu, ha istituito una apposita "Commissione arcidiocesana per migranti e itineranti" (ACMI). Come ha riferito all'Agenzia Fides, il nuovo team di 14 membri della Commissione arcidiocesana per la cura pastorale dei migranti e degli itineranti si è incontrato con l'Arcivescovo nei giorni scorsi per costituire ufficialmente l'organismo e stabilire il piano d'azione. "La cura pastorale per i migranti è sempre stata una priorità nella Chiesa locale ed è stata uno dei principali obiettivi della Commissione Arcidiocesana per lo Sviluppo Umano negli ultimi 10 anni" ha affermato Mons. Wong, ringraziando i presenti per la loro disponibilità a servire la Chiesa nel ministero dei migranti, e auspicando che si possano mettere a frutto le precedenti esperienze dei membri in questo ambito di servizio pastorale.
Secondo quanto stabilito dalla Commissione, "in ogni parrocchia dell'Arcidiocesi si aprirà uno specifico 'sportello' per i migranti, che sarà un centro di ascolto per incontrarli, soddisfare i bisogni pastorali, materiali e spirituali dei migranti", ha detto padre Ambrose, Consigliere spirituale della Commissione.
Secondo il laico cattolico Dominic Lim, che guiderà la Commissione, "i migranti nell'arcidiocesi hanno bisogno di una guida pastorale e spirituale per affrontare le sfide della vita in mezzo alla pandemia poiché il loro lavoro e il loro benessere mentale ne sono fortemente influenzati. La nostra Commissione vuole viaggiare con i migranti e stare loro accanto, con solidarietà ed empatia" ha aggiunto.
"I migranti affrontano molte sfide come essere lontani dalla loro patria, dalle loro famiglie e dai loro parenti. Alcuni affrontano il faticoso iter per il riconoscimento legale nel paese in cui si trovano. È compito della Chiesa accoglierli, proteggerli, promuoverli e integrarli nella comunità cristiana" ha detto Lim.
L'ACMI nella sua strategia di azione pastorale si concentrerà sulle quattro parole chiave introdotte da Papa Francesco nel suo messaggio della Giornata Mondiale dei Migranti 2018: “Accogliere, promuovere, proteggere e integrare”. "Questi saranno i binari di pensiero e di azione per l'opera dell'ACMI e del ministero parrocchiale per i migranti", ha detto Lim.
L'ACMI, attraverso il ministero parrocchiale, mira a svolgere un servizio capillare, assistere le comunità locali nei vari distretti a seguire ed accompagnare la vita dei migranti, a tutti i livelli. Uno degli obiettivi è quello di favorire una integrazione armonica dei migranti nella vita delle comunità parrocchiali. "È responsabilità della Chiesa prendersi cura gli uni degli altri, specialmente degli stranieri presenti nelle parrocchie locali" si afferma.
La maggior parte dei migranti presenti a Kota Kinabalu è composta da indonesiani, filippini, cinesi, indiani e altri gruppi etnici delle regioni di Sabah e Sarawak della Malaysia. L'Arcidiocesi di Kota Kinabalu si trova nello Stato di Sabah, in Malaysia, sull'isola del Borneo e consta di 19 parrocchie, caratterizzate da una popolazione multietnica.
(SD-PA) (Agenzia Fides 15/12/2020)


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