ASIA/FILIPPINE - In un tempo di sofferenza, "urge proclamare e testimoniare il Vangelo con coraggio"

lunedì, 14 dicembre 2020 evangelizzazione   animazione missionaria   missionari   missio ad gentes   pandemia   annuncio  

Manila (Agenzia Fides) - Oggi più che mai, in un tempo di sofferenza, precarietà, solitudine generate dalla pandemia, "è urgente proclamare il Vangelo con coraggio nella vita quotidiana", ha detto Mons. Broderick Pabillo, Amministratore Apostolico dell'Arcidiocesi di Manila. Come appreso da Fides, celebrando la messa al Santuario nazionale di Nostra Signora di Guadalupe a Makati, a Manila, il 12 dicembre, Mons. Pabillo ha rimarcato: "Ogni battezzato non deve vergognarsi di condividere l'opera di Dio che ha cambiato il suo cuore e la sua vita. Non dobbiamo vergognarci di proclamare Cristo con le nostre parole e nel nostro servizio agli altri". I cristiani, ha osservato, "sono chiamati a vivere nella società la fede ispirata dal Vangelo", anche e soprattutto in momenti di sofferenza generalizzata come quelli causati dalla pandemia in corso.
L'Amministratore ha ricordato che nel 2021 la Chiesa cattolica nelle Filippine celebrerà i 500 anni dall'arrivo del Vangelo nel paese. La Conferenza episcopale ha scelto la “Missio ad Gentes”, come tema centrale del prossimo anno, e Mons. Pabillo ha detto in proposito che "la Vergine Maria è il modello della missione".
Il tema dell'annuncio e della missione, centrale nel prossimo anno per l'intera Chiesa nelle Filippine, è stato sottolineato anche dal neo Cardinale Jose Advincula, Arcivescovo di Capiz. Il Cardinale, riferisce una nota inviata all'Agenzia Fides, ha esortato i fedeli a "diventare discepoli missionari in mezzo alla pandemia".
"Vi sono molti modi per essere missionari. Anche se la maggior parte di noi è costretta a restare a casa, possiamo comunque adempiere al nostro mandato di essere discepoli missionari” ha detto. “Attraverso le nostre parole, le nostre azioni e il nostro totale impegno per la fede, possiamo tutti predicare e testimoniare il Vangelo agli altri intorno a noi, a casa, nei luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle nostre piccole comunità” ha spiegato il Cardinale. L'Arcivescovo di Capiz ha rimarcato che i fedeli non devono tenere un atteggiamento passivo, ritenendosi solo destinatari di catechesi e istruzione, ma "dovrebbero offrire una gioiosa testimonianza della loro fede". "Non possiamo essere solo discepoli, dobbiamo essere missionari, chiamati a proclamare al prossimo la Buona Novella della nostra salvezza. Annunciare il Vangelo - ha sottolineato il Card. Advincula - non è compito solo del clero e delle persone consacrate, o riservato ai pulpiti: è un compito anche dei laici e di ogni battezzato, nel suo stato di vita. Tale mandato missionario viene da Cristo stesso ed è stato vissuto dai primi missionari che arrivarono nelle Filippine 500 anni fa".
"I filippini - ha concluso - sono conosciuti in tutto il mondo per la loro devozione e per la profonda fede cattolica. Sono conosciuti specialmente attraverso i lavoratori migranti e missionari che servono la Chiesa in quasi 200 paesi in tutto il mondo dove i filippini sono presenti". Questa presenza capillare, in tutti i continenti, allora, diventa per i fedeli una feconda opportunità di missione ad gentes in tanti contesti diversi, in tutto il mondo.
(SD-PA) (Agenzia Fides 14/12/2020)


Condividi: