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Maputo (Agenzia Fides) – Sono due centri sanitari le strutture che verranno create grazie alla donazione di Papa Francesco alla diocesi di Pemba, il capoluogo della provincia di Cabo Delgado, nel nord del Mozambico, sconvolta del 2017 da un’insurrezione condotta da un gruppo che si è autoproclamato affiliato allo Stato Islamico, che ha provocato la morte di più di 2.300 persone e lo sfollamento di almeno 600.000 abitanti.
“Sono due centri sanitari, una a Chiúre, il distretto più popoloso di Cabo Delgado, e l'altro a Montepuez, a sud-ovest della provincia, lontano dagli attacchi dei ribelli e uno dei luoghi sicuri che gli sfollati interni in fuga cercano di raggiungere” ha affermato Sua Ecc. Mons. Luiz Fernando Lisboa, Vescovo di Pemba nel ringraziare Papa Francesco per la sua offerta.
"In un gesto di carità pastorale, Papa Francesco ci ha offerto 100mila euro per assistere gli sfollati" ha detto Mons. Lisboa, precisando che la decisione di costruire i due centri sanitari è stata presa dopo aver consultato i responsabili dell’assistenza agli sfollati. Per le famiglie in fuga dalla guerra, metà delle quali sono bambini, l'assistenza sanitaria è tra i bisogni principali dopo aver perso tutto, a causa della fame e delle lunghe giornate di fuga nella boscaglia. Entro due o tre mesi i due centri dovrebbero iniziare a servire gli sfollati.
Il Vescovo di Pemba ritiene importante l’intervento di Papa Francesco che ha permesso di tenere viva l’attenzione interazionale sulla provincia mozambicana anche in una prospettiva futura. "Se la guerra finisse oggi, ci vorrebbero ancora diversi anni per ricostruire il tessuto sociale della provincia” sottolinea Mons. Lisboa.
“Dopo che il Papa ha iniziato a parlare di Cabo Delgado c'è stata una maggiore attenzione da parte di molti gruppi, organizzazioni e anche di diversi Paesi. Credo che la sua figura, forte, abbia dato un aiuto per rendere questa crisi non solo nostra, degli abitanti di Cabo Delgado, ma una crisi di cui tutto il mondo deve essere responsabile” afferma il Vescovo. (L.M.) (Agenzia Fides 9/12/2020)
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