ASIA/SINGAPORE - La crescita dei giovani per costruire una società migliore: l'opera della "Città dei ragazzi"

martedì, 17 novembre 2020 giovani   chiese locali   pastorale   solidarietà   formazione   formazione professionale   istruzione  

Singapore (Agenzia Fides) - La "Città dei ragazzi" (Boys Town), gestita dal movimento cattolico di pastorale giovanile "YouthReach", attivata dall'arcidiocesi cattolica di Singapore per giovani e ragazzi bisognosi e vulnerabili, ha compiuto dieci anni di attività di animazione e cura dei giovani. Come appreso dall'Agenzia Fides, l'istituzione Boys Town è un istituto sociale fondato a Singapore già nel 1948 dai Fratelli Monfortani di san Gabriele, per l'assistenza residenziale, l'affidamento e anche un intervento clinico su giovani bisognosi o malati. Nel 2010 nell'istituto ha iniziato a inserirsi e ad operare il movimento YouthReach, i cui programmi si sono progressivamente ampliati, toccando servizi scolastici, servizi di accoglienza e sensibilizzazione in strada, programmi sportivi e di arti espressive, servizi di consulenza psicologica e professionale per ragazzi in stato di necessità, di età compresa tra 10 e 24 anni, senza alcuna distinzione di religione, classe sociale, etnia, lingua, cultura, nazionalità.
Esprimendo la sua gioia per la proficua collaborazione, Michael Thio, Presidente del "Catholic Welfare Services" (CWS), organizzazione che cura i servizi sociali per la Chiesa cattolica locale, ha rimarcato a Fides: "Nel corso degli anni, abbiamo visto come questa grande sinergia tra le nostre due organizzazioni e la missione comune abbiano enorme impatto sull'aiutare i giovani bisognosi e sul reinserimento nella società. Continueremo i nostri sforzi e la nostra dedizione nel servire i giovani".
La "Città dei ragazzi", sostenuta da CWS e da Caritas Singapore, punta a trasformare la vita dei giovani che non hanno opportunità perché possano vivere una vita dignitosa grazie a istruzione, formazione professionale, formazione e accompagnamento sui valori.
In questa fase di pandemia, i membri di YouthReach stanno contattando i giovani bisognosi attraverso le nuove tecnologie, ma gli operatori giovanili di YouthReach notano che la sensibilizzazione di strada è ancora necessaria. Il contatto personale con i giovani, infatti, consente agli animatori giovanili di creare fiducia e sicurezza, generando un'influenza positiva. Gli animatori giovanili di YouthReach continuano a tenere riunioni periodiche e a svolgere un servizio di tutoraggio per aiutare i giovani a realizzare i loro bisogni e ad affrontare problemi personali, ma anche per accompagnarli nel cammino di crescita e di realizzazione nella vita.
Uno dei giovani che ha vissuto nella "Città dei ragazzi" è il 19enne Alif. Il suo primo incontro con YouthReach è stato attraverso il programma di interesse per lo sporto Allora Alif era introverso e molto critico con se stesso. Aveva anche difficoltà nell'esprimere le sue emozioni e pensieri. Gli animatori hanno usato lo sport come mezzo e come strada per allenarlo nelle difficoltà della vita e nella crescita: Alif è cresciuto ed è è stato nominato capitano della squadra di calcio YouthReach, guidando altri 30 giovani.
Solitamente i giovani vengono seguiti fino ai 24 anni, quando raggiungono le tappe fondamentali dello sviluppo nella loro vita e si avviano all'età adulta. La loro opera non è "solo un lavoro", ma un viaggio spirituale di crescita e scoperta del potenziale che c'è in ogni giovane, in ogni persona, perchè possano diventare persone migliori, cittadini responsabili, attenti al bene comune, realizzati nel rapporto con se stessi e con il prossimo, per costruire una società migliore, prospera e fraterna.
(SD-PA) (Agenzia Fides 17/11/2020)


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