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Tegucigalpa (Agenzia Fides) - “C’è grande gioia ed entusiasmo in tutte le direzioni delle missioni diocesane per l’Ottobre missionario: questa è una grande opportunità per invitare tutti i battezzati a prendere coscienza della loro vocazione e del loro impegno per collaborare alla grande opera di Dio”. A dirlo all’Agenzia Fides è padre Bernardino Lazo, Direttore delle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Honduras parlando del clima di celebrazioni che stanno accompagnando il Mese missionario nel paese dell’America centrale, in attesa della Giornata Missionaria Mondiale, che in tutto il mondo si celebra il 18 ottobre 2020.
“È molto importante - spiega p. Bernardino - far conoscere quel legame tra carità ed evangelizzazione che è nell'esperienza vitale del popolo di Dio. I fratelli poveri condividono quel poco che hanno con i più poveri, quasi nello stile delle prime comunità cristiane. Tutte le chiese particolari con i loro pastori - prosegue - anche prima della pandemia, si sono sempre impegnate ad aiutare popolazione locale fra le mille difficoltà, in un contesto caratterizzato da un alto tasso di povertà, con servizi sanitari molto vulnerabili, alta disoccupazione e tanta criminalità”.
Tra le iniziative a servizio dei più bisognosi, p. Lazo parla di un'esperienza nata nell'Arcidiocesi di Tegucigalpa, chiamata “SOS missionario”, che fornisce assistenza alimentare, medica, psicologica e spirituale. “A livello nazionale - racconta il Direttore nazionale - durante la pandemia abbiamo aiutato molte fedeli in difficoltà, facendo formazione psicologica e spirituale online. In molte parrocchie, sacerdoti e religiosi si sono adoperati affinché i fratelli meno fortunati fossero garantiti beni di prima necessità”.
Parlando dell’opera delle Pontificie Opere Missionarie in Honduras, padre Bernardino afferma che “continuerà a rinnovarsi fintanto che sarà in costante atteggiamento di apertura missionaria 'ad gentes' verso le periferie geografiche, socioculturali ed esistenziali. Tutti i battezzati sono chiamati a contribuire a risvegliare la coscienza missionaria del popolo di Dio: bisogna partire dal dolore, dall'angoscia e dalle speranze e rispondere alle loro grida, domande, fame e desiderio di Dio. I nostri obiettivi e sforzi - conclude p. Lazo - devono essere basati sulla risposta a come rendere possibile la corresponsabilità della missione universale della Chiesa in tutte le aree del Paese, poiché ci sono ancora molte persone che non conoscono il Signore”.
(ES) (Agenzia Fides 16/10/2020)
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