AMERICA/HAITI - Un lungo elenco di morti e violenze: proliferazione delle armi, impunità e corruzione tra le cause

giovedì, 15 ottobre 2020 violenza   corruzione   criminalità   armi   chiese locali  

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Un lungo elenco di morti e violenze: proliferazione delle armi, impunità e corruzione tra le cause

Port au Prince (Agenzia Fides) - Non si ferma la violenza ad Haiti, che in queste ultime settimane sta provocando un’ondata di morti. Lunedì 12 ottobre Eric Elias Diogène, guardia del corpo del senatore Youri Latortue, è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco a Delmas, un quartiere di Pétionville, secondo le informazioni raccolte dall'agenzia AlterPresse. La sera di sabato 10 ottobre, banditi armati in sella a una motocicletta, hanno aperto il fuoco sui passeggeri di sesso femminile, che erano appena arrivati vicino Place de Vertières (Carrefour Nazareth, Cap-Haïtien), provenienti da Port-au-Prince. Claudette Prévil e Thomas Lozier, di ritorno dagli Stati Uniti d'America, sono rimasti uccisi sul colpo.
Venerdì 9 ottobre la polizia ha scoperto, in un appartamento a Pétionville (a est della capitale, Port-au-Prince), il corpo senza vita, con un foro in testa, di Pierre Édouard Rosier, persona conosciuta nell'ambito sociale. Nella notte tra martedì 6 e mercoledì 7 ottobre, bande armate hanno ucciso più di 10 persone e hanno appiccato il fuoco a più di 1.500 case nel comune di Saint-Louis du Nord (nord-ovest di Haiti). Da rilevare che ad ogni assassinio seguono manifestazioni di protesta popolare che provocano nuove violenze e morti, ad opera delle bande criminali e dell’esercito.
Venerdì 2 ottobre, lo studente Grégory Saint-Hilaire è stato ucciso nei locali dell'École normale supérieure (Ens) dell'Università statale di Haiti (Ueh), da un proiettile alla schiena, attribuito ad agenti dell'Unità di sicurezza generale del Palazzo Nazionale (Usgpn). Il fatto ha causato molte reazioni fra i gruppi di studenti, con manifestazioni anche violente nei giorni seguenti. Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 settembre, il pastore Jean-Philippe Quétant e sua moglie Herna Plancher, haitiani tutti e due, appena tornati dagli Stati Uniti d'America, sono stati assassinati nella città di Croix-des -Bouquets (comune a nord-est della capitale, Port-au-Prince).
Il 28 agosto, il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Port-au-Prince, Monferrier Dorval, è stato assassinato, da individui armati, nella sua residenza privata, nella stessa zona in cui vive il Presidente di Haiti, Jovenel Moïse, nella città di Pétionville, a est della capitale (vedi Fides 1/09/2020).
Oltre alla proliferazione di armi sul territorio nazionale, l'impunità e l'assenza di sanzioni penali ormai da anni da parte dei tribunali verso le bande armate, sono tra le principali cause di questa violenza che preoccupa la popolazione haitiana. Dinanzi a questa violenza, la Chiesa locale ha sempre chiamato alla pace e a denunciare la corruzione.
(CE) (Agenzia Fides 15/10/2020)


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