AFRICA/CENTRAFRICA - Il 60% della popolazione centrafricana necessita di protezione umanitaria, afferma l’ONU

mercoledì, 7 ottobre 2020 onu   assistenza umanitaria   violenza  

Bangui (Agenzia Fides) – “Oggi, 2,8 milioni di centrafricani hanno bisogno di aiuti umanitari e di protezione, ovvero quasi il 60% della popolazione del Paese… Le crescenti violazioni commesse dai gruppi armati stanno creando nuovi sfollati e nuovi bisogni umanitari. E, naturalmente, tutto questo è aggravato dall'impatto del Covid-19 ", ha affermato il Sottosegretario generale per gli Affari umanitari delle Nazioni Unite, Mark Lowcock, a due mesi dalle elezioni presidenziali e legislative previste per il prossimo dicembre nella Repubblica Centrafricana.
L’alto ufficiale dell’ONU ha deplorato la situazione della sicurezza nel Paese, che mette a rischio il lavoro degli operatori umanitari, ricordando che "solo nei primi nove mesi di quest'anno sono morti due colleghi operatori umanitari e altri 21 sono stati feriti in diversi episodi”.
Con l'avvicinarsi del rinnovo del mandato della Missione delle Nazioni Unite nella Repubblica Centrafricana (MINUSCA), previsto per metà ottobre dal Consiglio di sicurezza, Lowcock ha invitato gli Stati membri a "continuare a dare priorità alla protezione dei civili nei loro impegni nella Repubblica centrafricana, visti i numerosi rischi e le dinamiche dei conflitti nel Paese e nella regione in generale”.
Lowcock ha affermato che lo Stato fa fatica ad erogare ai cittadini i servizi di base (sanità, istruzione, ecc.), lacune cui cercano di ovviare le organizzazioni umanitarie.
"Se queste attività sono un'ancora di salvezza per le persone, penso che sarà molto positivo vedere un cambiamento nel supporto dei partner di sviluppo per migliorare l'erogazione dei servizi e per investire in infrastrutture critiche” ha detto Lowcock che ha ringraziato i paesi per i loro generosi contributi al Piano di risposta umanitaria che sta cercando di raccogliere 553 milioni di dollari e di cui è finanziato poco più della metà.
Nella loro lettera pastorale del 6 settembre (vedi Fides 7/9/2020) i Vescovi centrafricani hanno denunciato la presenza di gruppi armati che minacciano il futuro del Paese. “Notiamo con amarezza che il 70% o addirittura l'80% del nostro Paese è occupato da gruppi armati, alcuni dei quali sono guidati dai mercenari più feroci” affermano i Vescovi nel denunciare i crimini commessi contro le popolazioni di diverse aree del Paese. (L.M.) (Agenzia Fides 7/10/2020)


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