AFRICA/TOGO - I laici cattolici chiedono conto al governo per lo spionaggio nei confronti del Presidente della Conferenza Episcopale

venerdì, 4 settembre 2020 vescovi   giustizia  

Lomé (Agenzia Fides) – Vescovi e sacerdoti del Togo sono stati spiati tramite un sofisticato programma spionistico inserito nei loro smartphone, hanno rivelato di recente alcune inchieste giornalistiche. Ora alcuni movimenti laici hanno chiesto conto al governo di questa grave violazione non solo della privacy delle persone spiate ma anche dei diritti delle comunità di fedeli assistite dai Vescovi e dai sacerdoti vittime dell’azione spionistica.
“Noi, movimenti e associazioni cattolici firmatari di questo comunicato, condanniamo la violazione in modo flagrante delle disposizioni della Costituzione della Repubblica del Togo, della Legge n.2012-018 del 17 dicembre 2012 sulle comunicazioni elettroniche, delle Legge n.2019-014 del 29 ottobre 2019 relativa alla protezione dei dati personali e anche del segreto della direzione spirituale come praticato e stabilito dalla Chiesa cattolica” afferma un comunicato firmato da sei associazioni ecclesiali, tra cui il Movimento dei quadri cattolici del Togo.
“I nostri Pastori che sono stati oggetto di questa azione spionistica hanno per missione la direzione e l'accompagnamento spirituale, che sono dialoghi relativi all’intimità più sacra e profonda delle persone” continua il messaggio. “Vogliamo sapere se ciò che riguarda la nostra vita privata e spirituale non sia finito nelle mani di individui che sarebbero pronti a farla diventare di pubblico dominio al fine di nuocerci”.
Le sei associazioni di laici chiedono quindi “alle autorità governative, di fare luce di fronte all'opinione pubblica nazionale e internazionale, su quello che appare essere un grave attacco alla convivenza, per ristabilire la fiducia che deve regnare tra Chiesa e Stato, tra persone di Dio e leader politici che sono anche loro membri di questo stesso popolo di Dio”
Secondo un’inchiesta condotta da quotidiani francesi e britannici, alcune personalità togolesi sono state spiate dal sofisticatissimo spyware israeliano Pegasus. Questo programma, inserito di nascosto negli smartphone, permette di spiare le conversazioni, i messaggi e di recuperare i contenuti della memoria del telefono, oltre ad attivare a distanza microfono e telecamera per trasformare l’apparecchio delle vittima in una spia ambientale. Questo software viene ufficialmente venduto solo agli Stati nel quadro della lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata, ma non è la prima volta che viene utilizzato per commettere violazioni dei diritti umani.
Tra le persone spiate in questo modo vi sono Sua Ecc. Monsignor Benoît Comlan Messan Alowonou, Vescovo di Kpalimé e Presidente della Conferenza Episcopale del Togo (CET), e p. Marie Pierre Chanel Affognon, Direttore nazionale dell'educazione cattolica e cappellano dei quadri cattolici del Togo
"È impossibile immaginare che un Paese possa spiare i suoi figli, e soprattutto i Vescovi, i preti” afferma Mons. Alowonou che conclude "Credo che chi ha letto i messaggi nel mio telefono, avrà letto più parole di Dio che altre; e sarebbe per lui un messaggio di conversione”. (L.M.) (Agenzia Fides 4/9/2020)


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