ASIA/PAKISTAN - Forti inondazioni nella provincia del Sindh: i volontari cattolici in aiuto di bisognosi e sfollati

martedì, 1 settembre 2020 disastri naturali   solidarietà   caritas   chiese locali  

Karachi (Agenzia Fides) - “Mentre viviamo l'emergenza per il Covid-19, forti piogge di questa stagione monsonica hanno colpito duramente la provincia del Sindh, soprattutto la grande metropoli di Karachi, capitale della provincia. È ora che tutto il Pakistan si faccia avanti per aiutare le persone colpite dalle alluvioni che hanno sommerso la città”: è quanto afferma in un messaggio inviato all'Agenzia Fides p. Qaisar Feroz OFM Cap, Segretario esecutivo della Commissione per le comunicazioni sociali dei Vescovi cattolici del Pakistan, parlando delle inondazioni che hanno messo a dura prova il Pakistan del Sud, devastando la città di Karachi.
P. Qaisar Feroz, che segue diversi gruppi di volontari come quello dei Cappuccini a Karachi, auspica: “I poveri non dovrebbero essere ignorati e il governo deve svolgere un ruolo vitale per aiutare le persone in questo momento di bisogno" P. Qaisar, che ha prestato servizio a Karachi per sei anni, osserva: “Entro una settimana le persone in città soffriranno anche a causa di malattie della pelle, malattie addominali e diverse altre infezioni a causa delle piogge e delle inondazioni che hanno fatto tracimare anche l'acqua delle fogne”.
P. Nazir John OFM Cap, incaricato dei Cappuccini a Karachi e coordinatore del gruppo di volontari denominati "Ambasciatori di Cristo", riferisce a Fides: “Negli ultimi tre giorni, abbiamo distribuito cibo a 600 persone, giornalmente serviamo 200 persone sfollate. Abbiamo iniziato a distribuire la colazione alle 100 famiglie della nostra zona". P. Nazir informa: "Senza alcuna discriminazione di credo, stiamo raggiungendo le persone negli slum, dove le persone sono in seria difficoltà e sono realmente indigenti".
Mansha Noor, Segretario Esecutivo della Caritas di Karachi, parlando a Fides afferma: “Dal primo giorno di emergenza il Comitato per la gestione dei disastri della Caritas Karachi ha organizzato la distribuzione di cibo e bottiglie di acqua minerale, raggiungendo più di 1000 famiglie. Abbiamo anche distribuito teloni in particolare alle famiglie che hanno visto il tetto della loro casa danneggiato a causa delle forti piogge". Mansha Noor inoltre riferisce: "Nei primi due giorni (28 e 29 agosto) è stato molto difficile raggiungere le persone, anche data la carenza di elettricità e l'assenza di rete dei telefoni cellulari. Molti si sono offerti volontari con noi per distribuire cibo porta a porta, camminando nell'acqua, nelle strade". Rileva il Segretario: "L'acqua piovana insieme all'acqua di fognatura è entrata anche nel nostro ufficio di Caritas, rovinando materiale e arredi, o distruggendo documenti. Ma, nonostante queste difficoltà, continuiamo la nostra missione di stare accanto ai bisognosi”.
Le piogge, tipiche della stagione dei monsoni, sono iniziate il 22 agosto, e un secondo periodo è durato dal 25 al 27 agosto causando danni ingenti. Molte infrastrutture di Karachi sono distrutte. La città è ancora sommersa e tutti e 7 i sottopassi per il traffico sono riempiti d'acqua. Le forze dei Ranger e della Marina pakistana hanno avviato le operazioni di soccorso.
Come ha informato il Commissario governativo responsabile per i soccorsi della provincia del Sindh, in venti distretti della provincia del Sindh, inclusi tutti e sei i distretti della città di Karachi, è stato dichiarato lo "stato di calamità". Il Primo Ministro Imran Khan ha assicurato pieno sostegno del governo alla città di Karachi, attivando un pronto intervento. (AG-PA) (Agenzia Fides 1/9/2020)


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