AFRICA/GUINEA BISSAU - “Ancora troppi contagi” di Covid-19, i Vescovi rinviano l’apertura delle chiese al culto

sabato, 18 luglio 2020 coronavirus   chiese locali   vescovi  

Bissau (Agenzia Fides) - La scorsa settimana il governo della Guinea Bissau ha autorizzato la riapertura di chiese, moschee, luoghi di culto e di riti tradizionali, previo il rispetto di una serie di misure, tra cui l'uso obbligatorio e permanente di maschere, il lavaggio delle mani e la disinfezione dei luoghi. Diverse moschee hanno riaperto le porte e ricevuto i fedeli per la preghiera tradizionale. Anche le chiese evangeliche e di altre confessioni hanno ripreso le loro attività religiose, ma le porte delle chiese cattoliche sono rimaste chiuse.
I Vescovi delle due diocesi, Bissau e Bafatá, hanno pubblicato il 16 luglio una dichiarazione nella quale affermano che era auspicabile riprendere la normalità delle attività religiose. Tuttavia, tenendo conto, da un lato, dell'aumento del numero di persone infette, con la diffusione dell'infezione in tutte le regioni del Paese e, dall'altro, della necessità di una migliore preparazione delle comunità, hanno ritenuto di rinviare la riapertura delle chiese cattoliche.
I Vescovi esprimono il loro ringraziamento a coloro che sono impegnati nella lotta al coronavirus nel Paese: “In questa ora di dolore per tutta l'umanità, ringraziamo tutte le persone impegnate nella lotta contro il coronavirus; restiamo uniti nella preghiera affinché il Signore della vita possa preservarci da questa malattia e guarire i malati. Allo stesso tempo, invitiamo le nostre comunità a seguire le decisioni delle autorità sanitarie e delle realtà impegnate nella difesa della salute del nostro popolo”.
I Vescovi concludendo chiedendo “alla Madonna, Patrona delle nostre Diocesi, di venire in nostro aiuto, dando forza a tutti i malati e a coloro che stanno lottando per porre fine a questo flagello. Possa il Signore accogliere nella sua gloria i nostri defunti.”
La Guinea-Bissau ha registrato finora 1.842 casi di Covid-19 con 26 decessi. Oltre l'80% della popolazione guineana dipende direttamente o indirettamente dalla commercializzazione degli anacardi, che rappresenta l'11% alle entrate statali e il 90% delle esportazioni totali del paese. La pandemia di coronavirus ha colpito profondamente il mercato mondiale degli anacardi con pesanti conseguenze economiche e sociali sul Paese africano.
(A.B.-L.M.) (Agenzia Fides 18/7/2020)


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