AMERICA/STATI UNITI - Sono oltre un milione gli studenti universitari che rischiano di essere espulsi dagli USA

Washington (Agenzia Fides) - Dinanzi alla notizia che l'Immigration and Customs Enforcement Agency (ICE) ha pubblicato martedì scorso, 7 luglio, la norma secondo cui il Dipartimento di Stato non concederà i visti a studenti stranieri iscritti in istituti o a programmi che sono interamente online, ci sono state diverse reazioni.
L'American Council on Education, che rappresenta i Presidi delle università, ha affermato che le linee guida sono “orribili” e complicheranno il modo in cui università e college cercano di riaprire in sicurezza. L'Università di Harvard e il Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno annunciato mercoledì 8 luglio la presentazione di una causa dinanzi al tribunale per annullare la decisione del governo del Presidente Donald Trump, di revocare il visto a studenti stranieri che seguono i corsi online a causa del coronavirus.
La decisione del governo americano di revocare i visti "è arrivata senza preavviso e la sua crudeltà è seconda solo alla sua irresponsabilità" ha affermato il Preside di Harvard.
Il problema è molto complesso. Le istituzioni di istruzione superiore negli Stati Uniti si aspettavano un calo delle iscrizioni internazionali questo autunno. Ora potrebbero perdere tutti gli studenti internazionali, che in genere pagano tasse di iscrizione più alte, una fonte di finanziamento su cui molte università hanno fatto affidamento. Quasi 1,1 milioni di studenti internazionali hanno frequentato le università negli Stati Uniti l'anno scorso.
Un'altra reazione viene dai gesuiti. La Marquette University ha condiviso il suo supporto agli studenti internazionali giovedì 9, in una e-mail agli studenti, dove ha scritto: "Marquette è impegnata a fare tutto il possibile per sostenere la continuità dell'esperienza accademica dei nostri studenti internazionali nel campus. Come cattolica, l'istituzione gesuita Marquette vuole essere una comunità di apprendimento inclusiva, orgogliosa di educare e impiegare persone con diversi background, prospettive e origini nazionali".
(CE)(Agenzia Fides 11/07/2020)

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