OCEANIA/PAPUA NUOVA GUINEA - I Vescovi ricordano il Beato To Rot, cristiano di seconda generazione, esempio di resilienza in tempi di lockdown

venerdì, 3 luglio 2020 evangelizzazione   santi   coronavirus   vescovi  

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Port Moresby (Agenzia Fides) – La vita, l'esempio, l'attualità del beato Peter ToRot - in occasione dei 25 anni dalla beatificazione e 75 del suo martirio - e la santità nella vita laicale sono stati al centro dell’Assemblea Generale Annuale della Conferenza Episcopale di Papua Nuova Guinea e Isole Salomone (PNGSI), conclusasi il 2 luglio..
Alla celebrazione hanno preso parte circa 50 persone, tra cui 17 Vescovi, 2 amministratori, il personale della CBC, religiosi, religiose e fedeli laici. La Messa è stata presieduta dall'Arcivescovo di Madang, mons. Anton Bal, che è anche il neoeletto Presidente della Conferenza episcopale cattolica di PNGSI. A lui si sono aggiunti il Card. John Ribat, MSC, il nuovo Arcivescovo di Rabaul, mons. Rochus Tatamai, MSC, e il Vescovo della diocesi di Bereina, mons. Otto Separy, nuovo vice presidente della CBC di PNGSI.
L'Eucaristia è stata all’insegna della storia del beato Peter ToRot - in occasione dei 25 anni dalla beatificazione e 75 del suo martirio - indicato come esempio fulgido di santità nella vita quotidiana dei laici e delle famiglie.
L'omelia è stata tenuta dall’Arcivescovo Tatamai, stretto discendente della famiglia del Beato, che ha messo in luce la vita, la testimonianza e l'esempio di ToRot come uomo di coraggio e fortezza nella fede, oltre che di determinazione nel seguire Gesù Cristo con la sua vita fino alla morte. Nell’omelia l’Arcivescovo ha ricordato il Beato ToRot dal momento in cui i suoi genitori divennero cristiani di prima generazione quando i missionari sbarcarono sull’isola di Matupit nel 1882.
ToRot era un "cristiano di seconda generazione" che seguiva le orme dei suoi genitori. Era un padre di famiglia, catechista, insegnante, ed è morto martire in difesa della sua fede cristiana, dopo aver lavorato duramente con disciplina e obbedienza per diventare un buon insegnante e un catechista. Quando si sposò visse una vita coniugale e familiare secondo gli insegnamenti del Vangelo. Difese i valori del matrimonio e resistette alla tradizionale cultura della poligamia e alle leggi dell'esercito imperiale giapponese, e morì sostenendo la sua fede. ToRot ha lasciato dietro di sé molti grandi esempi di obbedienza, di vita familiare esemplare, fu un ottimo insegnante, catechista, uomo di preghiera, di rispetto e fede. Ha vissuto e rappresentato la sua fede anche quando alcuni membri della sua famiglia lo tradirono. I laici, in particolare, sono sfidati a portare avanti il suo esempio soprattutto nei tempi difficili e incerti di oggi. Infatti, ToRot nacque in un periodo di lockdown della Seconda Guerra Mondiale, dove anche allora persistevano restrizioni alle attività della Chiesa, ma perseverò nel suo lavoro pastorale di insegnamento e catechesi. L’Arcivescovo Tatamai ha quindi esortato tutti i presenti ad essere resilienti e a continuare a crescere nella fede in questo periodo di blocco causato dal CoVid-19 seguendo le orme del loro connazionale.
Al termine dell’Assemblea, lo staff della CBC ha ringraziato e salutato l'Arcivescovo emerito Francisco Panfilo, SDB, che ha preso parte alla sua ultima AGM dei Vescovi per raggiunti limiti di età. Descritto come la voce dei senza voce e un faro di speranza per la piccola gente, è stato ringraziato per la sua leadership di servizio al popolo di Alotau-Sideia, Rabaul e PNG.
(AP) (3/7/2020 Agenzia Fides)


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