OCEANIA/PAPUA NUOVA GUINEA - Il Nunzio apostolico: "I laici cattolici: santi e inviati al servizio"

venerdì, 26 giugno 2020 evangelizzazione   laici   chiese locali   santi  

AP

Port Moresby (Agenzia Fides) - “È nostra massima responsabilità dare una formazione adeguata ai laici e metterli in condizione di esercitare il loro ruolo speciale nella vita e nella missione della Chiesa in Papua Nuova Guinea e nelle Isole Salomone”: lo ha detto il Nunzio apostolico, Mons. Kurian Matthew Vayalunkal, rivolgendosi ai Vescovi in occasione della 61a Assemblea Generale Annuale della Conferenza Episcopale di Papua Nuova Guinea e Isole Salomone (PNGSI). “Sebbene ci siano tante sfide da affrontare, siamo benedetti con così tanti fedeli devoti che vivono quotidianamente la loro fede in situazioni difficili, e dobbiamo concentrarci e investire di più in loro” ha continuato il Nunzio, esortando i Vescovi a riflettere sul loro impegno verso i laici.
Mons. Vayalunkal ha proseguito così, secondo la nota pervenuta all’Agenzia Fides: “Come Vescovi tendiamo le mani per toccare i cuori degli abbandonati, emarginati, ignorati ed esclusi, nel tentativo di elevare queste persone e ripristinare la loro dignità e il loro legittimo posto nella società”, incoraggiando i leader della Chiesa ad "andare alla ricerca del disperso, dell'ultimo e dell’emarginato". “Il coraggio di quanti nel Vangelo si avvicinano a Gesù è una grande lezione per tutti. Anche noi dobbiamo imparare ad andare da Lui, per cercare il suo volto misericordioso. Gesù provò pietà e allungò la mano per aiutare” ha detto, ricordando le parole del lebbroso che nel Vangelo di Matteo si avvicina a Gesù dicendogli "Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi".
Rivolto ai Vescovi, il Nunzio Apostolico li ha ringraziati per la loro collaborazione in mezzo a tante sfide, ha parlato dell'importante ruolo che i laici hanno svolto nella formazione e nelle opere della Chiesa e ha esortato i laici ad attuare i loro piani pastorali diocesani. Ha poi auspicato il sostegno reciproco, l'assistenza e la collegialità tra i Vescovi, la cura dei sacerdoti che vivono in isolamento in luoghi remoti mentre si prendono cura del popolo di Dio in più parrocchie. Parlando di "promozione vocazionale", ha messo inoltre in luce la necessità di prendersi cura delle famiglie che sono fondamenta delle vocazioni.
Mons. Vayalunkal ha quindi concluso il suo intervento ringraziando il Signore per aver protetto la Papua Nuova Guinea e le Isole Salomone dal disastro della pandemia e ha condiviso il "Decalogo" che Papa Francesco ha presentato a tutti i Rappresentanti pontifici il 13 giugno 2019. "Il Vescovo deve essere un uomo di Chiesa e un uomo di Dio, un uomo di zelo apostolico e uomo di riconciliazione, un uomo del Papa e un uomo di iniziativa, un uomo di obbedienza e una persona di preghiera, un uomo di carità e un uomo di umiltà".
L’incontro assembleare dei Vescovi, incentrato sul tema "I nostri laici cattolici: santi e inviati al servizio", è iniziato il 23 giugno e si concluderà il prossimo 3 luglio a Waigani. Per l’occasione si sono riuniti 17 Vescovi delle diocesi cattoliche in tutto il paese, don Ryzard Wadja, SVD, amministratore delegato, e il segretario generale della Conferenza episcopale di PNGSI, p. Giorgio Licini, PIME. I Vescovi delle Isole Salomone non hanno potuto partecipare a causa delle restrizioni imposte sui viaggi a causa del coronavirus. L'Assemblea era prevista per il mese di aprile, ma è stata rinviata a causa delle misure di blocco approvate dal governo per contenere l'epidemia di Covid-19 nel paese.
(AP) (26/6/2020 Agenzia Fides)


Condividi: