ASIA/INDONESIA - La Pancasila non diventa legge ordinaria dello stato: le riserve della società civile

giovedì, 25 giugno 2020 politica   società civile   coronavirus   diritti umani   minoranze religiose   libertà di coscienza  

Yoyakarta (Agenzia Fides) - “Penso che qualsiasi sforzo per rafforzare la Pancasila e per promuovere l'ideologia dello Stato debba essere sostenuto. Ma, alla luce delle attuali reazioni pubbliche di parti della società, temo che qualsiasi trasformazione in legge dell’attuale proposta provocherebbe attriti all'interno dell’Indonesia. Bisogna considerare gli input esterni e le ripercussioni, prima di un'ulteriore elaborazione o di un’eventuale promulgazione della legge”. Il Gesuita Padre Baskara T. Waraya, docente di storia alla Sanata Dharma University, ateneo cattolico di Yogyakarta, così commenta all’Agenzia Fides il progetto legislativo che nei giorni scorsi è stato al centro di un vivace dibattito, suscitato da una proposta di legge che mira a regolare i valori dell'ideologia Pancasila e le funzioni dell'Agenzia di controllo (BPIP), presieduta dall’ex presidente Megawati Sukarnoputri.
Ora la Pancasila, la “carta dei cinque principi” alla base della nazione (diritto alla propria fede, umanità giusta e civile, unità del Paese, democrazia e giustizia sociale), dovrebbe essere oggetto di una riforma che, nel trasformarla in legge dello Stato, mira a rafforzarla. Alcuni settori del mondo musulmano l’hanno contestata, sostenendo che il progetto di legge appiattisce il ruolo della religione e che l’assenza del famoso decreto del 1966 – che mise al bando il Partito comunista – sarebbe “una porta aperta al comunismo”.
I fautori dicono invece che la legge metterebbe in difficoltà i piccoli gruppi estremisti – di destra o di sinistra, religiosi o laici – che si oppongono allo sviluppo della democrazia in Indonesia. Nel contempo anche organizzazioni di tutela dei diritti umani hanno espresso riserve: temono una stretta sulla libertà di espressione. Alla fine la discussione in Parlamento è saltata, e per ora il progetto è congelato. “Ritengo – commenta p. Baskara – che non vi siano stati approfondimento e discussione adeguati in Parlamento sul progetto, né un sufficiente dibattito pubblico, tranne forse in alcuni ambienti, e forse anche per via del coronavirus. Proprio a causa della pandemia, i tempi non sono stati scelti con cura perché sia il governo, sia le persone ora sono preoccupate soprattutto per l’impatto economico e sociale del virus”.
La Pancasila, la “carta dei cinque principi”, base filosofica e ideologica dell’Indonesia, è stata celebrata in tutto il Paese il 1° giugno da tutte le realtà politiche e religiose. Alla Sanata Dharma, unica università Gesuita tra gli atenei cattolici, una performance artistica durata oltre un’ora e mezzo è stata filmata (date le restrizioni del Covid-19) e postata su Youtube dove ha avuto oltre 53mila visitatori. E’ uno dei tanti segnali che il mondo cattolico indonesiano ha dato nella ricorrenza storica della nascita della Pancasila nel 1945: Padre Gregorius Subanar, altro Gesuita che nell’ateneo che insegna “Cultura e Religione”, ricorda che la Sanata Dharma, “nata nel 1955 – dieci anni dopo l’indipendenza – fu visitata proprio da Sukarno, l’ideatore del Pancasila, nel 1961, alla vigilia del Concilio Vaticano Secondo”.
(MG-PA) (Agenzia Fides 25/6/2020)


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