ASIA/BANGLADESH - Missione dei fratelli della Santa Croce nel campo dell'istruzione: un contributo al bene comune

mercoledì, 24 giugno 2020 ordini religiosi   evangelizzazione   istruzione   promozione umana  

Dhaka (Agenza Fides) - In Bangladesh, i Fratelli della Santa Croce gestiscono alcuni dei migliori istituti di istruzione e sono molto popolari tra persone di fede non cristiana. La popolazione nutre massimo rispetto per le loro scuole: è uno dei frutti principali della missione della Congregazione della Santa Croce, presente nell'area del golfo del Bengala dal 1953, ben prima dell'indipendenza del Bangladesh. I religiosi festeggiano nel 2020 i 200 anni di fondazione del loro istituto e anche nel paese dell'Asia del Sud vi saranno delle celebrazioni: “Siamo rispettati da persone di qualsiasi fede religiosa per il nostro impegno nel campo dell'istruzione. Predichiamo la Buona Novella con il nostro lavoro, che contribuisce al bene comune” dice all'Agenza Fides fratel Subal Lawrence Rozario, 48enne Ispettore della Congregazione dei Fratelli della Santa Croce in Bangladesh.
Il responsabile riferisce della missione svolta nel paese: "Siamo promotori di un'opera di dialogo con la società. Abbiamo oltre 25.000 studenti in 25 scuole. I sacerdoti possono semplicemente tenere un sermone in chiesa, ma la maggior parte dei nostri studenti sono non cristiani, quindi possiamo dialogare con loro. Possiamo raggiungerli e intessere una relazione con loro come una Bibbia vivente".
L'istruzione è la principale attività pastorale. Si dà priorità a rafforzare le virtù umane nel percorso educativo. “Forniamo istruzione ai ragazzi delle comunità emarginate nelle aree remote. Oltre all'istruzione accademica, insegniamo agli studenti i valori, la disciplina, la dignità e tutti quei valori che rendono una persona onesta, matura, virtuosa, completa. Pertanto il nostro approccio è molto apprezzati qui", afferma Fratel Subal.
L'Ispettore menziona Fratel Andre Bessette, religioso canadese della Congregazione di Santa Croce proclamato santo da Papa Benedetto XVI nel 2010. "Dio lo scelse e lo chiamò. Ha svolto il suo compito umile di portinaio del collegio di Notre-Dame a Montréal. Agli occhi di Dio, siamo tutti preziosi . Nella Chiesa, i Fratelli compiono molte piccole opere, anche nel silenzio, nel nascondimento e nell'umiltà. Frère André è un esempio per tutti noi, perché viviamo la santità nella quotidianità".
I festeggiamenti per i 200 anni della Congregazione, nonostante l'emergenza Covid-19, intendono celebrare e far conoscere di più la congregazione: "Abbiamo in programma di visitare diverse parrocchie e condividere la vita dei fratelli religiosi in modo che le persone possano conoscerci meglio e saperne di più su di noi".
L'opera dei Fratelli della Santa Croce in Bangladesh ha generato un numero congruo di vocazione alla vita religiosa e oggi in Bangladesh si contano 109 Fratelli: “In passato - continua Fr Rozario - abbiamo avuto molti Fratelli stranieri, che giungevano qui come missionari. Ma ora abbiamo, grazie a Dio, diversi giovani bangladesi che scelgono la vocazione religiosa nella nostra congregazione. Stiamo mandando Fratelli all'estero come missionari. Attualmente due fratelli hanno studiato in Canada e, dopo aver terminato gli studi, intraprenderanno l'avventura missionaria”, conclude.
La Congregazione della Santa Croce deriva dall'unione di due istituti distinti, in Francia: i Fratelli di San Giuseppe di Ruillé-sur-Loir, fondati nel 1820 da Jacques-Francois Dujarié (1767-1838) per l'istruzione elementare; e gli Ausiliari del clero diocesano, compagnia di sacerdoti diocesani fondata nel 1835 da Basile Moreau (1799-1873) per la predicazione delle missioni popolari nelle parrocchie rurali della diocesi di Le Mans e l'insegnamento superiore. Oggi la Congregazione è attiva e presente in Europa (Francia, Italia), nelle Americhe (Brasile, Canada, Cile, Haiti, Messico, Perù, Stati Uniti d'America), in Africa (Ghana, Kenya, Tanzania, Uganda) e in Asia (Bangladesh, India, Filippine)
(FC-PA) (Agenzia Fides, 24/6/2020)


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