EUROPA/ITALIA - Missionari Comboniani: contempliamo il Cuore di Gesù aprendo i nostri cuori al mistero del suo amore

venerdì, 19 giugno 2020 istituti missionari   coronavirus   animazione missionaria   spiritualità  

Roma (Agenzia Fides) – “Quest’anno celebriamo la solennità del Sacro Cuore di Gesù in un contesto particolare segnato dalla pandemia del Covid-19 che sta tuttora causando tanta tragedia e tanto dolore nel mondo intero. Con fiducia in Dio, rivolgiamo a tutto l’Istituto l’invito a contemplare il Cuore di Gesù aprendo i nostri cuori al mistero del suo amore affinché questo mistero possa toccarci profondamente, liberarci da tutte le forze che ci tengono rinchiusi o isolati e aiutarci ad essere fedeli alla nostra consacrazione e missione”. Inizia così il messaggio in occasione della solennità del Sacro Cuore di Gesù, che si celebra oggi, 19 giugno, rivolto dal Segretario Generale della Formazione e dal Consiglio Generale, ai Missionari Comboniani del Cuore di Gesù (MCCJ).
“Come discepoli missionari – è scritto nel testo - entriamo nella scuola del Cuore di Gesù che nella sua umanità ci rivela il Cuore di Dio, il Cuore del Buon Pastore che esce, si avvicina ai poveri, ai sofferenti e agli emarginati... Si tratta di partecipare all’amore che sempre si comunica, sempre comunica e che, se viene ricevuto dall’amato, sempre dà vita, fa crescere ed educa nel senso del latino educere che significa far emergere ciò che c’è di meglio nell’essere umano”.
Il messaggio rileva che “questo incontro con Cristo mette in moto un processo di conversione, di formazione e trasformazione o, meglio ancora, di ‘Cristificazione’ che dura tutta la vita e che deve toccare il cuore”. I Missionari Comboniani del Cuore di Gesù, nel cammino della formazione iniziale e permanente, a livello personale e dell’Istituto, sono quindi chiamati a “coltivare, approfondire, contestualizzare” la spiritualità del Cuore di Gesù, “affinché tutta la nostra vita aderisca sempre più al ‘programma’ contenuto nel nostro nome”.
Citando San Daniele Comboni, che parla dell’Istituto “come Cenacolo di Apostoli, un punto luminoso che manda altrettanti raggi che splendono, riscaldano, e rivelano insieme la natura del Centro da cui emanano”, il messaggio si conclude con l’augurio che “il Cuore di Gesù sia veramente il Centro di comunicazione tra tutti i confratelli e che possiamo fare della comunicazione fraterna uno strumento per costruire ponti, per unire e condividere la bellezza di essere fratelli in missione in un tempo segnato da contrasti, divisione e indifferenza”. (SL) (Agenzia Fides 19/6/2020)


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