EUROPA/ITALIA - I Fratelli delle scuole Cristiane: “Accanto ai più vulnerabili nella lotta contro il Covid 19”

sabato, 6 giugno 2020 coronavirus   istituti religiosi   solidarietà  

Roma (Agenzia Fides) - “Alcuni dei nostri allievi servono i loro concittadini come primi soccorritori. Altri stanno aiutando gli anziani che si trovano confinati in casa consegnandogli la spesa. Alcune università, come ad esempio in Messico e negli Stati Uniti, stanno stampando maschere protettive con le stampanti tridimensionali. I locali delle scuole chiuse sono diventati temporaneamente centri di accoglienza per i senzatetto e spazi per i servizi sanitari”. Così riferisce in un colloquio con l’Agenzia Fides fratel Jorge Gallardo, Vicario generale dell’istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane (detti anche Lasalliani), parlando della campagna di sensibilizzazione ‘#LaSalleCovid19’, realizzata in 80 paesi per rispondere all’emergenza sanitaria provocata dal coronavirus. Realizzata in collaborazione con la Fondazione De La Salle Solidarietà Internazionale Onlus, questa iniziativa mira a promuovere solidarietà, vicinanza e aiutare i più vulnerabili, e a raccogliere fondi per rispondere ai bisogni più immediati delle realtà più fragili.
“Sebbene questa pandemia abbia indotto quasi tutti i governi alla chiusura temporanea delle scuole - spiega Fratel Jorge - la maggior parte dei nostri centri educativi continua a portare avanti, dove possibile, non soltanto l’offerta formativa tramite aule virtuali e piattaforme digitali, ma si sta adoperando per la distribuzione di cibo e prodotti igienico-sanitari e la realizzazione di mascherine e rifugi sicuri”. Sono molteplici, infatti, i progetti che i Lasalliani stanno realizzando tutto il mondo per assistere la propria comunità: “nelle 16 comunità educative dei Lasalliani nelle Filippine, ad esempio - racconta il vicario - l’iniziativa “Kada-uno”, cioè ognuno, prevede la realizzazione di sei rifugi sicuri per gli operatori sanitari, sette per i senzatetto, uno per i lavoratori filippini d’oltremare che sono in quarantena, e poi la produzione di mascherine, la fornitura di strumenti e attrezzature mediche in diversi ospedali a livello nazionale. In India, nello stato di Tamil Nadu, in tutte le scuole presenti sul territorio è abbiamo attivato la distribuzione di generi alimentari e di medicinali. Viene anche fornito un servizio di assistenza sanitaria. Anche in Cambogia, i fratelli e le suore danno un aiuto alle persone bisognose della comunità locale, fornendo cibo e beni di prima necessità”.
“Nonostante il difficile periodo che stiamo affrontando, dell’impatto economico e sociale che questa situazione sta avendo su molte famiglie - rileva fratel Gallardo - siamo soddisfatti di vedere come l’uso delle piattaforme digitali, delle aule virtuali e, in generale, dei sistemi informatici e dei social network, ci hanno permesso di continuare il nostro lavoro di educatori sia che si tratti di mediare la conoscenza, di guidare i rapporti familiari, di offrire messaggi di speranza o di facilitare ogni tipo di risorsa utile per la vita quotidiana. Tutto questo - prosegue - ci permette di constatare, ancora una volta, le virtù degli educatori: creatività, resistenza, generosità, capacità di comunicazione, ma soprattutto passione per i bambini e i giovani. Sulle sfide che riguardano il futuro delle opere educative lasallliane, Gallardo non ha dubbi: “dobbiamo muoverci rapidamente verso una cultura di tipo organizzativo che favorisca il lavoro tra i genitori e gli insegnanti, il parternariato con le onlus, i governi locali e altre congregazioni religiose affinché nessuno allievo - conclude - venga escluso”.
(ES) (Agenzia Fides 6/6/2020)


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