AMERICA/ARGENTINA - Nell’isolamento i media hanno aperto nuove strade missionarie: giornata delle comunicazioni sociali

sabato, 23 maggio 2020 coronavirus   evangelizzazione   animazione missionaria   chiese locali  

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Buenos Aires (Agenzia Fides) – "Papa Francesco ci ha proposto di uscire, di non rimanere fermi, di andare in missione, di uscire per incontrare vivendo lo spirito della Chiesa, e in modo significativo, in questo momento in cui siamo ‘rinchiusi’ per la quarantena, ci rendiamo conto che tutto ciò può essere fatto esattamente allo stesso modo, cambiando le forme e le metodologie”. Lo afferma, in un videomessaggio diffuso per la 54^ Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, Mons. Gabriel Bernardo Barba, Vescovo della diocesi di Gregorio de Laferrere e presidente della Commissione episcopale per le Comunicazioni sociali della Conferenza episcopale argentina.
In molti paesi, come in Argentina, la Giornata si celebra nella solennità dell’Ascensione del Signore, quindi domenica 24 maggio. Il Vescovo rileva nel suo video: “Siamo rimasti tutti sorpresi, i sacerdoti, i vescovi, i responsabili delle diverse aree pastorali della Chiesa, dal fatto che oggi ‘stiamo raggiungendo persone a cui un tempo ci costavano di più arrivare’, che stiamo raggiungendo un obiettivo che non avevamo raggiunto prima, ed è una sorpresa che dobbiamo ai mezzi di comunicazione, che sono grandi, potenti, tanto benedetti e anche tanto pericolosi, come uno strumento semplice ma potente, e benedetto se li usiamo per l'annuncio del Vangelo”.
Il Vescovo nella sua riflessione evidenzia che “oggi, come comunicatori, siamo in una posizione privilegiata nella Chiesa, e credo che siamo i primi missionari che dovranno riadattare le loro strutture". “Oggi siamo in una fase di isolamento, a porte chiuse, che non può durare tutta la vita” prosegue, quando usciremo troveremo una nuova realtà e quindi dovremo far sì che la Chiesa non perda "tutto quello di nuovo che abbiamo visto": “dobbiamo renderci conto che una Chiesa che aveva le porte chiuse delle sue chiese aveva occasioni che non aveva mai avuto prima; che una Chiesa che non ha mai chiuso è rimasta più viva che mai, che il concetto di ‘Chiesa domestica’ è stato rafforzato, così come non poter accedere al sacramento quotidianamente, ci ha fatto rendere conto che la Chiesa è il sacramento di Cristo dove Gesù si rende presente".
Infine mons. Gabriel Barba esorta a continuare “ad aiutare, accompagnare, sostenere coloro che hanno bisogno di altri sforzi per portare il messaggio”, in particolare “dobbiamo dare spazio ai giovani e riflettere su come portare il messaggio, sapendo che Gesù è il centro, è l'asse portante, e se Gesù è il centro del messaggio, le nostre comunicazioni saranno sempre ben realizzate”. (SL) (Agenzia Fides 23/5/2020)


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