OCEANIA/AUSTRALIA - Coronavirus: dall’Apostolato del Mare il sostegno agli equipaggi a rischio di contagio

martedì, 5 maggio 2020 coronavirus   evangelizzazione   pastorale   solidarietà  

Sydney (Agenzia Fides) - “I cappellani e gli altri operatori pastorali delle coste australiane stanno facendo il possibile per sostenere quanti lavorano nei mari in questa fase di crisi legata alla diffusione del coronavirus. La situazione attuale ci porta a dover riprogettare una parte del nostro ministero, visti i limiti di isolamento e di quarantena: spesso il personale delle navi non può sbarcare a causa di sospetti casi di Covid-19 a bordo. Tuttavia, l’emergenza non ha scalfito lo zelo dei lavoratori marittimi che svolgono un’attività fondamentale per la salute e il benessere della nostra nazione, visto che il 90% del commercio australiano si basa sulla navigazione". E’ quanto dichiara in una nota, inviata all’Agenzia Fides, Roslyn Rajasingam, Direttrice nazionale dell'Apostolato del Mare in Australia.
Nelle scorse settimane, si apprende dalla nota, il coordinamento della Chiesa australiana per i lavoratori marittimi si è prodigato per offrire sostegno al personale di bordo della nave da crociera “Ruby Princess”, bloccato fino allo scorso 23 aprile di fronte alle coste di Sydney. Il 19 marzo furono fatte scendere dall’imbarcazione 2700 persone, sebbene alcuni accusassero sintomi tipici del Covid-19 e fossero ancora in attesa degli esiti dei tamponi. Per questo, si ritiene che da lì sia stato generato il più grande focolaio di coronavirus in Australia: “Su questa nave e sui lavoratori a bordo è stato detto di tutto, ma ciò non ha impedito alla Chiesa cattolica di offrire aiuti ed assistenza pastorale all'equipaggio”, si apprende dalla nota.
Inoltre, si riporta che il Vescovo responsabile del ministero dell'Apostolato del Mare, Mons. Bosco Puthur, ha scritto al governo del Nuovo Galles del Sud, chiedendo alle autorità statali di assicurare il benessere dell'equipaggio: “Il Vescovo Puthur ha offerto il sostegno della rete australiana dell'Apostolato del Mare attraverso i nostri centri costieri ‘Stella Maris’ per integrare l’operato del governo e delle autorità sanitarie”, fanno sapere dall’Apostolato del Mare”.
A queste iniziative si è aggiunto anche il videomessaggio inviato all'equipaggio della Ruby Princess, in occasione della Pasqua, da parte di Suor Mary Leahy, appartenente alla Suore di San Giuseppe e cappellano dei marittimi di Sydney Ports. Come riporta la nota, il capitano del porto di Port Kembla, dove la Ruby Princess era attraccata durante la Pasqua, ha reso noto che il messaggio della suora “è stato la cosa migliore che il personale di bordo abbia ricevuto in termini di speranza e spiritualità” durante l’intero periodo di emergenza. (LF) (Agenzia Fides 5/5/2020)


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