ASIA/KAZAKHSTAN - Coronavirus: la Chiesa kazaka si affida a Maria per superare la crisi

lunedì, 4 maggio 2020 coronavirus   preghiera   devozione mariana   fede   chiese locali  

Karaganda (Agenzia Fides) - Protezione per il popolo kazako, per tutti i colpiti dal Covid-19 e per il personale sanitario impegnato nella lotta al virus: è quanto chiedono i fedeli cattolici del Kazakhstan rivolgendosi e affidandosi alla Vergine Maria, Regina della Pace e patrona del Kazakistan. Lo racconta all’Agenzia Fides Monsignor Adelio Dell’Oro, Vescovo di Karaganda, dove si è tenuta una speciale veglia di preghiera mariana il 1° maggio, nella Cattedrale: “Dopo l’esposizione del Santissimo Sacramento, ho quindi spiegato il motivo di questa preghiera e citato il brano del Vangelo in cui Gesù, poco prima di morire, affida l’apostolo Giovanni a Maria. Abbiamo recitato tre misteri del Rosario e poi c’è stato l’atto di consacrazione alla Madonna. Abbiamo utilizzato il testo composto 25 anni fa dal primo Vescovo di Karaganda, Monsignor Jan Paweł Lenga: erano gli anni immediatamente successivi al crollo dell’Unione Sovietica e c’era grande povertà, così il Vescovo volle affidare il Paese a Maria presso il Santuario nazionale di Oziornoje. E’ un luogo sacro perché in questa zona, durante la Seconda guerra mondiale, c’erano tanti deportati polacchi che non avevano da mangiare e pativano il freddo. Pregarono la Madonna con devozione e quando il ghiaccio si sciolse, nella zona si formò un lago pieno di pesci, così i deportati riuscirono a superare la fame”. Oggi, in una emergenza avvertita altrettanto forte, la Chiesa in kazakhstan chiede nuovamente quella speciale protezione alla Madonna.
Agli inizi di maggio, in Kazakistan si registrano oltre 3.500 contagi da Coronavirus e 25 decessi. Il governo ha cercato di limitare la diffusione del virus imponendo il lockdown interno e l’obbligo di visto per l’ingresso nel Paese a qualsiasi titolo. Rileva il Vescovo Adelio Dell’Oro: “La quarantena qui è arrivata un mese più tardi rispetto all’Italia. Dalla Domenica delle Palme non ci sono messe aperte al popolo e solo da qualche giorno ci hanno dato il permesso di celebrare con un massimo di cinque persone in chiesa. I fedeli hanno comunque l’opportunità di partecipare da casa, seguendo la messa online. In questi giorni, comunque, il governo sta cercando di organizzare la ripresa di alcune attività”.
Come riferito all’Agenzia Fides da Monsignor José Luís Mumbiela Sierra, Presidente della Conferenza episcopale dei Vescovi kazaki, il prossimo 7 luglio la Chiesa locale avrebbe dovuto celebrare il venticinquesimo anniversario della consacrazione alla Madonna di Oziornoje, ma probabilmente i festeggiamenti saranno annullati o rimandati proprio a causa della pandemia. (LF-PA) (Agenzia Fides 4/5/2020)


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