OCEANIA/AUSTRALIA - Gli aborigeni: la quarantena come tempo di riflessione accompagnati da Giovanni Paolo II

venerdì, 3 aprile 2020

Sydney (Agenzia Fides) - Approfittare del periodo di isolamento sociale, volto a contenere l’emergenza del Coronavirus, per farsi ispirare dalle parole che Giovanni Paolo II rivolse agli aborigeni e agli isolani dello Stretto di Torres nel 1986, perché “il suo messaggio all’epoca suonò rivoluzionario, ma nelle attuali circostanze ci dona speranza e forza e la consapevolezza di essere una nazione unita contro una minaccia comune”. E’ l’invito, contenuto in una nota, inviata all’Agenzia Fides, che il Consiglio nazionale cattolico degli aborigeni e degli isolani dello Stretto di Torres rivolge alla propria comunità.
Nel suo messaggio del 1986, Giovanni Paolo II aveva invitato i cattolici aborigeni a porsi in un atteggiamento di “riconciliazione” per dare il proprio contributo per la crescita della nazione: “Solo così porterete il vostro miglior contributo a tutti i fratelli e a tutte le sorelle in questa grande nazione. Voi siete parte dell’Australia e l’Australia è parte di voi. La Chiesa stessa in Australia non sarà pienamente la Chiesa voluta da Gesù finché non avrete portato il vostro contributo alla sua vita e finché questo contributo non sarà stato accolto con gioia dagli altri”. Questo contributo, secondo il Pontefice polacco, porta in sé l’impronta dello Spirito Santo: “Durante tutto questo tempo lo Spirito di Dio è stato con voi. Il vostro ‘sognare’ è il vostro modo di toccare il mistero dello Spirito di Dio in voi e nel creato. Dovete continuare a sforzarvi di raggiungere Dio, e persistere in questo atteggiamento nella vostra vita”.
In questo periodo di emergenza, il Consiglio nazionale cattolico degli aborigeni e dello Stretto di Torres sta portando avanti un servizio di assistenza ai più bisognosi, offrendo kit di effetti personali per le degenze ospedaliere e un supporto via Skype per le persone più anziane. E’ stato, inoltre, attivato un servizio di “mailing list” che fornisce aggiornamenti ed informazioni utili riguardanti l’emergenza covid-19. A tal proposito, si legge nella nota: “Cerchiamo di sostenere le nostre comunità condividendo informazioni utili a fronteggiare questa crisi. Non siamo medici esperti, ma suggeriamo a tutti di seguire le linee guida stabilite dal governo e dalle autorità mediche. Da parte nostra, preghiamo perché tutte le nostre comunità siamo al sicuro: i sacerdoti, le famiglie e le comunità sono nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere durante questo periodo difficile e sfidante”.
Il Consiglio nazionale cattolico degli Aborigeni e degli isolani dello Stretto di Torres (NATSICC) è il più alto organo consultivo dei Vescovi australiani sulle questioni relative alle comunità native, che annoverano oltre 130.000 cattolici. Tra le attività di competenza del Consiglio vi è il cammino sacramentale e la cura pastorale, il supporto caritativo ai non abbienti e l’assistenza a malati e carcerati. (LF-PA) (Agenzia Fides 3/4/2020)


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