ASIA/MEDIO ORIENTE - Crisi pandemica, Pax Christi a Trump: sospendi sanzioni contro Iran, Siria e Gaza

martedì, 31 marzo 2020 medio oriente   geopolitica   aiuti umanitari   coronavirus  

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Bruxelles (Agenzia Fides) – La crisi pandemica provocata dal coronavirus rende ancor più urgente e necessario sospendere le sanzioni economiche disposte dall’Amministrazione Usa nei confronti di Iran, Siria e della Striscia di Gaza, che contribuiscono a seminare sofferenze e povertà tra popolazioni di quelle aree. È questo l’appello lanciato da Pax Christi Internazional in una lettera aperta rivolta direttamente al Presidente USA Donald Trump, resa nota nella giornata di lunedì 30 marzo.
L’organizzazione cattolica, con sede centrale a Bruxelles, rimarca nel suo messaggio che le popolazioni delle aree colpite dalle sanzioni economiche USA stanno già soffrendo disperate carenze di cibo, acqua pulita e forniture mediche. Il perdurare delle ritorsioni economiche volute dagli USA – avverte Pax Christi – rischia di rendere ancor più devastante l’impatto della pandemia in quelle regioni.
«Come rete cattolica internazionale con 120 organizzazioni affiliate in tutto il mondo» si legge nel messaggio «sentiamo direttamente dai nostri partner che la vita quotidiana delle persone era già precaria per molti in luoghi come l'Iran, la Siria e Gaza, e questa situazione si è ulteriormente aggravata per effetto del COVID-19».
Pax Christi chiede a Trump di allentare e sospendere le sanzioni che incidono negativamente sulle popolazioni civili, e compromettono le capacità dei governi di rispondere alla crisi sanitaria. Il Presidente USA (vedi foto), venerdì 20 marzo, si era unito con il vice-Presidente Mike Pence a una “teleconferenza di preghiera” organizzata da 700 pastori evangelicali per invocare la forza di vincere l’epidemia da coronavirus.
Le misure punitive disposte dalle sanzioni USA contro i governi di quelle aree – rimarca l’appello di Pax Christi – includono anche sanzioni finanziarie che incidono gravemente sulla capacità dei paesi di importare forniture e attrezzature mediche necessarie per affrontare le conseguenze della pandemia.
Il documento inviato da Pax Christi entra anche nello specifico delle singole situazioni di emergenza. Riguardo all’Iran, si ricorda che l’epidemia da coronavirus ha già avuto «un effetto devastante» in quel Paese, dove le sanzioni volute dagli Usa, già prima dell’attuale crisi, avevano provocato una grave carenza di medicinali e attrezzature mediche.
Si riconosce che sono già stati compiuti alcuni alcuni passi, citando il consenso già espresso al commercio di carattere umanitario con la Banca centrale dell'Iran, ma si aggiunge che le sanzioni statunitensi compromettono l’intera economia iraniana, e rendono le banche e le leadership politiche di altri Paesi poco disposti a effettuare transazioni di carattere umanitario verso l’Iran, per il timore di incorrere nella rappresaglia di in sanzioni secondarie.
Riguardo alla Siria, si fa riferimento alle conseguenze «sconcertanti» che l’epidemia potrebbe avere in un Paese dove 11 milioni di abitanti (tra cui i 6,2 milioni di sfollati interni) hanno bisogno di assistenza umanitaria per sopravvivere. E dove l'imposizione di sanzioni radicali rende difficile l'acquisto di medicinali e forniture mediche, in un Paese in cui anche il sistema sanitario è stato devastato dagli anni di conflitto. A Gaza – riferisce Pax Christi – il rigido blocco israeliano ha già reso la situazione «invivibile» già prima della crisi pandemcia, e le Nazioni Unite e altre agenzie internazionali hanno ripetutamente richiamato l'attenzione sulla carenza di medicinali di base e forniture mediche.
La densità della popolazione, le carenze del sistema di approvvigionamento idrico e dei servizi igienici rendono Gaza un’area potenzialmente vulnerabile, dove lo svilupparsi di focolai epidemici avrebbe un impatto devastante. Con conseguenze negative anche «su Israele». Pax Christi chiedo alle autorità USA un intervento per sollecitare Israele «a garantire che a Gaza vengano fornite dispositivi e tecnologie mediche, e che ai pazienti bisognosi di cure al di fuori di Gaza vengano concessi i permessi necessari per lunghi periodi di trattamento, e che anche ai familiari, in particolare ai genitori che accompagnano i bambini, vengano concessi permessi di viaggiare».
Il messaggio di Pax Christi, firmato da tutti i dirigenti – a partire dal Presidente Marc Stenger, vescovo di Troyes -, dai membri del Consiglio internazionale e da gruppi nazionali (compreso Pax Christi USA), Si conclude con la promessa di pregare per la saggezza e la compassione del Presidente Trump, «in questi tempi difficili». (GV) (Agenzia Fides 31/3/2020).


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