ASIA/INDONESIA - Covid-19: scuole chiuse e divieto di uscire per i Camilliani, ma "non si perde la speranza"

lunedì, 30 marzo 2020 coronavirus   solidarietà  

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Flores (Agenzia Fides) – “In Indonesia sono in continua crescita i casi di coronavirus specialmente nella capitale Giacarta. Fortunatamente, qui nella nostra isola di Flores, finora abbiamo solo qualche caso sospetto” scrive all’Agenzia Fides padre Luigi Galvani, missionario Camilliano a Flores. “Nei giorni scorsi, però, il Governo ha emanato serie norme di prevenzione anche per noi, facendo chiudere tutte le scuole, sospendere le celebrazioni liturgiche, qualsiasi attività di gruppo e invitando a rimanere il più possibile in casa. Anche noi quindi, come altri istituti, stiamo vivendo il periodo di quarantena... con i cancelli chiusi e il divieto di uscire.”
“Non è facile tenere fermi i nostri giovani seminaristi – aggiunge il sacerdote - e per questo abbiamo dato loro impegni di cucina e lavori di giardinaggio e di manutenzione. Naturalmente non manca ancor più tempo per la preghiera con la recita specialmente del Rosario. Sono queste le vitamine che ci fanno sentire più uniti e danno speranza nel poter vedere presto il termine di questo drammatico momento che sta colpendo ormai il mondo intero.”
In merito all’emergenza italiana p. Luigi racconta: “Sono rientrato a Flores circa un mese fa, proprio in tempo prima che la drammatica situazione del coronavirus scoppiasse nella nostra Italia. Posso immaginare la sofferenza che sta colpendo centinaia o meglio migliaia di famiglie nel vedere che la vita terrena dei loro cari è terminata. Ma noi siamo fortunati nel pensare e credere che un'altra vita ci aspetta. Grazie a Dio la mia salute va abbastanza bene e mi sento felice di essere potuto tornare a continuare il mio impegno missionario in questo grande paese asiatico che sta offrendo ancora buone speranze vocazionali". In merito a ciò, una buona notizia per i Camilliani: il 12 marzo c’è stata la benedizione e la posa della prima pietra del noviziato a Kupang nell'isola di Timor, "dove intendiamo sviluppare in un prossimo futuro altre attività sociali e di formazione dei giovani”. (LG/AP) (Agenzia Fides 30/3/2020)


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